Dall’inizio del 2025, ogni 6 ore e qualche minuto muore un lavoratore. al 14 ottobre i morti del 2025, sono stati complessivamente 1184 lavoratori (parziale), di cui 818 sui luoghi di lavoro (senza itinere e altre Assicurazioni e nero).
martedì 20 maggio 2025
ieri otto morti sul lavoro, fermiamo la strage del caporalappalto che uccide numerosissimi tutti i nuovi assunti dopo il jobs act. Spero che anche i lavoratori iscitti e simpatizzanti CISL vadono in massa a votare, per loro e i loro figli
Angosciante sapere e registrare nellagiornata di ieri otto morti sul lavoro, ben sapendo che la maggioranza diquesti morti sparirà nel nulla la maggioranza di loro perché non sono assicurati a INAIL. Maorribile vedere che la povera bambina Anna Chiti di 17 anni lavorava in nero, efaceva lavori pericolosissimi, Ma anche lei per lo Stato e INAIL non è mortaper infortunio sul lavoro. Ecco chi sono gli otto morti di ieri: due di questischiacciati dal trattore (spariti nel nulla) Nel veronese è morto il 38enneLuigi Ruffo schiacciato dal trattore. Per lo Stato e INAIL non esiste Stessaorribile sorte per Gaetano Coratti morto anche lui ieri in questo orribilemorto. Per lo Stato e INAIL non esiste pure lui Salvatore Cumbo faceva ilbidello, ma non riusciva ad arrivare a fine mese, anche lui per arrotondare siarrangiava facendo dei lavoretti, è morto cadendo dall’alto mentre montava deipannelli. Anche lui sparito da ogni statistica. Un’altra morte vergognosa è quella del 56enne morto di caporalappaltodelle Ferrovie dello Stato a Prato, è stato travolto da un mezzo in movimento AScafati di Salerno un altro 56enne è morto cadendo dalla scala di un cantiere(era in regola o anche lui non viene contato tra i morti di INAIL?) Nelcomasco, una maestra di 56 anni che accompagnava dei bambini in gitascolastica, è morta in un incidente sotto una galleria. Sparita anche lei dallaterribile conta. Anche il settimo morto questa volta a Roma, è morto in uninfortunio domestico, cadendo da una scala mentre montava una zanzariera: comelui altri 33 morti in infortuni domestici L’ottavo morto in itinere, ma anchelui va conteggiato, perché INAIL lo fa nei suoi morti Che dire, sentendo ilMinistro dell’Agricoltura Lollobrigida che parla di politica estera, ma non sioccupa dei morti di sua competenza, già 46 dall’inizio dell’anno gli schiacciati dal trattore e di questoritmo si supereranno i 143 “schiacciati” del 2024. Sono angosciato vedere chela Seconda Carica dello Stato, consiglia di non andare a votare i Referendum,che chiedono l’abolizione del Jobs Act che ha fatto aumentare i morti, c’èanche quello che chiede la responsabilità del Capo Commessa in quello chechiamo Caporalappalto che poi viene praticato anche dallo Stato, come anche nelcaso del morto di Prato in caporalappalto delle ferrovie dello Stato, comenelle stragi di Brandizzo, di Suviana e Calenzano (Ferrovie dello Stato, Eni eEnel) poi quello dell’Esselunga di Firenze, dove per costruire un semplicecapannone ci lavoravano il caporalappalto ben 59 aziende. Angosciato anchevedere che da Renzi a Calenda, da Forza Italia, alla Lega e Fratelli d’Italiache prendono molti voti dai lavoratori non andranno a votare, davverosconcertante: lo fanno perché hanno paura che i lavoratori diventinodeterminanti per le loro elezioni e il loro potere. Ma ancora di più leggereche si astiene su questi diritti tolti ai lavoratori il secondo sindacatoitaliano che è la CISL, non ci sono giustificazioni fumose: si cerca solo diripristinare diritti rubati ai lavoratori e di dare loro più sicurezza abolendoil precariato di massa del Jobs act e il caporalappalto, la militanza politica di questo sindacato è evidentemente più importante che la vita dei loro iscritti e simpatizzanti. Dall’inizio dell’annosono morti per infortuni in 374 sui luoghi di lavoro e in 510 se si aggiungonoi morti in itinere e sulle strade (parziale). Ovviamente se si contano tutti enon solo gli assicurati a INAIL Carlo Soricelli curatore dell’osservatorio diBologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it Otto morti sul lavoro in un solo giorno: la stragesilenziosa che lo Stato ignoraÈangosciante dover registrare, nella sola giornata di ieri, otto morti sullavoro. Ancora più doloroso sapere che la maggioranza di queste vittimesparirà dalle statistiche ufficiali, poiché diversi di loro non eranoassicurati all’INAIL.Ma ciò chepiù colpisce è la vicenda della giovane Anna Chiti, una ragazza diappena 17 anni morta il giorno prima, mentre lavorava in nero incondizioni di grave rischio. Anche lei, per lo Stato e per l’INAIL, non èmorta per un infortunio sul lavoro. È come se non fosse mai esistita.Ecco chisono le otto vittime di ieri: Luigi Ruffo, 38 anni, schiacciato da un trattore nel veronese. Non assicurato: non conteggiato. Gaetano Coratti, anche lui morto in circostanze analoghe. Anche lui invisibile per lo Stato. Salvatore Cumbo, bidello che, per arrotondare, svolgeva piccoli lavoretti. È caduto dall’alto mentre montava dei pannelli: morto sul lavoro, ma fuori dalle statistiche. Un operaio di 56 anni, impiegato per conto di un caporalappalto delle Ferrovie dello Stato a Prato, travolto da un mezzo in movimento. A Scafati (Salerno), un altro 56enne è morto cadendo da una scala in un cantiere. Non è chiaro se fosse in regola o no: potrebbe essere un altro nome escluso dalle statistiche. Nel comasco, una maestra di 56 anni è morta in un incidente mentre accompagnava dei bambini in gita scolastica. Anche lei sparita dalla conta ufficiale. A Roma, un uomo è deceduto in un infortunio domestico, cadendo da una scala mentre montava una zanzariera: uno dei 33 morti in casa dall’inizio dell’anno. L’ottavo è un morto in itinere, conteggiato solo perché l’INAIL lo include in queste casistiche.La politicatace.Mentre siparla di esteri e alleanze, il Ministro dell’Agricoltura Lollobrigidaignora la strage nel settore agricolo: 46 morti dall'inizio dell'anno, ese il trend continua si supereranno i 143 “schiacciati” del 2024.E poi c'è ilsilenzio inquietante di chi, come la seconda carica dello Stato,scoraggia persino dal votare i referendum che chiedono l’abolizione del JobsAct e l’introduzione della responsabilità del Capo Commessa,strumenti pericolosi che hanno contribuito al dilagare del precariato e delcaporalato, spesso praticati dallo Stato stesso (vedi Ferrovie delloStato, Eni, Enel, Esselunga...).Il drammadel caporalato “di Stato”Nel solocantiere dell’Esselunga di Firenze, per costruire un capannone lavoravano ben59 aziende in subappalto: una giungla senza tutele.Il silenziocomplice dei partiti e dei sindacatiÈsconcertante vedere che partiti come Renzi, Calenda, Forza Italia, Lega,Fratelli d’Italia – che ricevono molti voti dai lavoratori – nonandranno a votare per ripristinare i diritti tolti. Lo fanno per paura chei lavoratori tornino ad avere peso elettorale.Ancora piùgrave è il comportamento della CISL, secondo sindacato italiano, che siastiene: nessuna giustificazione può coprire questo silenzio.Numeri tragici (e parziali)Dall’iniziodell’anno sono morti 374 lavoratori sui luoghi di lavoro e 510 se siincludono anche i morti in itinere e sulle strade. Ma questi sono datiparziali: molti non sono registrati perché non assicurati.CarloSoricelli
Curatore dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro
http://cadutisullavoro.blogspot.it
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