Superati ieri 19 giugno i 700 morti complessivi nel 2025 Questo se si contano tutti i lavoratori, non solo quelli coperti da INAIL.Le cause politiche e normative dell'aumento • Jobs Act: dall’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (2015), l’aumento dei morti sul lavoro è stato del 43%. +15% con la Legge Salvini degli appalti a cascata del 2023 •
Superati ieri 19 giugno i 700 morti complessivi nel 2025 Questo se si contano tutti i lavoratori, non solo quelli coperti da INAIL.Le cause politiche e normative dell'aumento • Jobs Act: dall’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (2015), l’aumento dei morti sul lavoro è stato del 43%. +15% con la Legge Salvini degli appalti a cascata del 2023 •
giovedì 8 maggio 2025
Se questo è un uomo... – Roberto Vitale, morto sul lavoro da pensionato (nella foto) costretto a continuare a lavorare nonostante la pensione. Il Riferimento a Primo Levi non è casuale
Se questo è un uomo…
Roberto Vitale, autotrasportatore, pensionato, è morto lavorando.
Lavorava ancora perché la pensione non bastava.
come se non fosse bastata una vita passata alla guida di un camion.
Questa tragedia non è solo una notizia: è una vergogna per un Paese che costringe i suoi anziani a lavorare fino all’ultimo respiro, perché non riescono a vivere dignitosamente con quanto ricevono dopo decenni di contributi.
Siamo all’8 maggio 2025 e i numeri fanno paura:
343 morti sui luoghi di lavoro
468 considerando anche le vittime in itinere
Ma dietro ogni numero c’è un nome, un volto, una storia.
E oggi c’è la storia di Roberto Vitale, che merita non solo rispetto, ma attenzione e indignazione.
Non possiamo accettare che la povertà spinga i pensionati a tornare su mezzi pesanti, nei cantieri, nei campi.
Serve un impegno collettivo per fermare questa strage silenziosa.
Vi prego di non far cadere nel silenzio questa morte e tutte le altre che tutti i giorni tormentano chi ha ancora un cuore e che si indigna.
Non giriamoci dall’altra parte.
il 35% dei morti sui luoghi di lavoro sono con più di 60 anni.
rimango basito quando leggo sedicenti rapporti in rete dove si scrive che a marzo in Abruzzo sono morti sette lavoratori mentre sono già 19, tra l'altro senza l'itinere a questa mattina, lo stesso dicesi per la per la Toscana con 11 morti mentre l'Osservatorio ne ha monitorati già 30 a questa mattina e sono solo quelli sui Luoghi di Lavoro. E tutti sanno bene che i morti sono questi, ma per guadagnare con il sangue di chi lavora li nascondano
Carlo Soricelli
Curatore Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro
http://cadutisullavoro.blogspot.it
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