Superati ieri 19 giugno i 700 morti complessivi nel 2025 Questo se si contano tutti i lavoratori, non solo quelli coperti da INAIL.Le cause politiche e normative dell'aumento • Jobs Act: dall’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (2015), l’aumento dei morti sul lavoro è stato del 43%. +15% con la Legge Salvini degli appalti a cascata del 2023 •
Superati ieri 19 giugno i 700 morti complessivi nel 2025 Questo se si contano tutti i lavoratori, non solo quelli coperti da INAIL.Le cause politiche e normative dell'aumento • Jobs Act: dall’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (2015), l’aumento dei morti sul lavoro è stato del 43%. +15% con la Legge Salvini degli appalti a cascata del 2023 •
domenica 29 giugno 2025
venerdì 27 giugno 2025
mercoledì 25 giugno 2025
strage continua
Nel 2025 715 morti per infortuni complessivi di questi 498 sui luoghi di lavoro
Giugno 25, 2025/0 Commenti/in Altra Informazione, Blog, Comitati di Lotta, Cronache Politiche, Cronache Sociali, Culture, Editoria Libera, Politiche di Rifondazione, sicurezza lavoro, Storia e Lotte/da franco.cilenti
Rispetto all’orribile 2024, l’anno con più morti da quando 18 anni fa ho aperto l’Osservatorio al 23 giugno del 2024 erano 505 sui luoghi di lavoro. Attenzione l’Osservatorio tiene NETTAMENTE separati i morti sui Luoghi di lavoro dai morti in itinere per non generare confusione, lo stesso metodo che utilizza Eurostat. Attenzione qui ci sono anche i morti sui luoghi di lavoro non assicurati a INAIL, che diffonde SOLO i suoi morti, ci sono gli assicurati a altri Istituti, i i morti in nero e gli agricoltori, schiacciati dal trattore già in 70 anche quest’anno.
La guerra del lavoro
Dall’inizio del 2025, ogni 6 ore e qualche minuto muore un lavoratore.
a questa mattina del 24 giugno i morti del 2025, sono sta4i 711 lavoratori, di cui 495 sui luoghi di lavoro senza itinere
Questo se si contano tutti i lavoratori, non solo quelli coperti da INAIL. Che nel suo ultimo report ha ricevuto dall’inizio dell’anno al 30 aprile 291 denunce comprensive di itinere
Le cause politiche e normative dell’aumento
Jobs Act: dall’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (2015), l’aumento dei morti sul lavoro è stato del 43%.
Appalti a cascata: la legge voluta dal ministro Salvini, entrata in vigore nel giugno 2023, ha causato un ulteriore aumento del 15% dei decessi, soprattutto in edilizia e negli appalti pubblici.
Le grandi tragedie recenti
Brandizzo (Ferrovie dello Stato)
Suviana (Enel)
Calenzano (ENI)
Esselunga di Firenze (16 febbraio 2024): 5 operai morti in un cantiere con 49 aziende subappaltatrici.
Alcuni dati allarmanti
Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni;
di questi, il 17% ha più di 70 anni.
Il 32% delle vittime è costituito da lavoratori stranieri regolari.
A loro andrebbe riconosciuta la cittadinanza italiana dopo 5 anni, non ai clandestini come hanno sostenuto certi “disertori delle urne”
Molti lavoratori del Sud Italia muoiono in trasferta in altre regioni.
Le donne muoiono meno sui luoghi di lavoro, ma quasi quanto gli uomini in itinere in rapporto al numero degli addetti , spesso a causa di fretta e stanchezza nel conciliare lavoro e famiglia.
Proposte per la sicurezza e l’equità sociale
Introdurre per legge la flessibilità in entrata e uscita dal lavoro, per tutelare la salute psico-fisica, in particolare delle madri lavoratrici.
Contrastare il crollo della natalità, che è in buona parte causato dal “martirio” quotidiano delle donne lavoratrici con figli.
Lo Stato e gli enti locali dovrebbero riservare parte dei posti di lavoro alle donne con figli, come misura concreta di sostegno alla genitorialità.
Ecco le province italiane con il più alto tasso di morti sul lavoro nel 2025, calcolato per 100.000 abitanti (escludendo i decessi in itinere), ordinate dalla peggiore alla migliore:
Posizione Provincia Morti Abitanti Tasso per 100.000
1 Teramo 8 299.000 2,68
2 Massa-Carrara 5 192.000 2,60
3 Piacenza 7 286.000 2,45
4 Pistoia 7 289.000 2,42
5 Brindisi 8 380.000 2,11
6 Savona 5 273.000 1,83
7 Arezzo 6 333.000 1,80
8 Sondrio 3 179.000 1,68
9 Matera 3 180.000 1,67
10 Ragusa 5 316.000 1,58
11 Caltanissetta 4 253.000 1,58
12 Chieti 8 520.000 1,54
13 Frosinone 7 477.000 1,47
14 Nuoro 3 205.000 1,46
15 Ascoli Piceno 3 206.000 1,46
16 Agrigento 6 419.000 1,43
17 Potenza 5 354.000 1,41
18 Bolzano 7 538.000 1,30
19 Trento 7 542.000 1,29
20 Pordenone 4 312.000 1,28
Morti sui luoghi di lavoro per 100.000 abitanti (esclusi in itinere)
Regione Morti (solo lavoro) Popolazione stimata Morti per 100.000 ab.
Abruzzo 25 1.290.000 1,94
Basilicata 8 550.000 1,45
Trentino-Alto Adige 15 1.100.000 1,36
Toscana 43 3.700.000 1,16
Emilia-Romagna 44 4.500.000 0,98
Veneto 46 4.850.000 0,95
Liguria 14 1.550.000 0,90
Puglia 35 4.000.000 0,88
Sicilia 39 4.950.000 0,79
Umbria 10 880.000 1,14
Friuli-Venezia Giulia 9 1.220.000 0,74
Sardegna 11 1.650.000 0,67
Calabria 14 1.970.000 0,71
Lombardia 67 10.035.000 0,67
Campania 40 5.850.000 0,68
Marche 9 1.530.000 0,59
Piemonte 25 4.300.000 0,58
Lazio 24 5.900.000 0,41
Valle d’Aosta 1 130.000 0,77
Molise 1 300.000 0,33
Le 5 peggiori regioni 5 regioni per tasso di morti sui luoghi di lavoro (solo lavoro, no itinere)
Abruzzo – 1,94
Basilicata – 1,45
Trentino-Alto Adige – 1,36
Toscana – 1,16
Umbria – 1,14
Carlo Soricelli
24/6/2025 2071072024 https://cadutisullavoro.blogspot.com/
Tags: Carlo Soricelli, disinformazione, infortuni sul lavoro, morti sul lavoro, Omidici sul lavoro, Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro
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lunedì 23 giugno 2025
venerdì 20 giugno 2025
giovedì 19 giugno 2025
mercoledì 18 giugno 2025
Fila alla Caritas anche di lavoratori che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese
tra al massimo due giorni supereremo i 700 morti complessivi e di questi 479 sui luoghi di lavoro: ma non vi preoccupate va tutto bene, certo per i ricchi che si arricchiscono sempre di più mentre chi lavora è sempre più povero
lunedì 16 giugno 2025
la strage verde. Se ne occupi Ministro dell'Agricoltura Lollobrigida, sono "suoi morti"
altri due schiacciti dal trattore negli ultimi 2 giorni, diventano 70 dall'inzio dell'anno, ma nessuno si preoccupa e nessuno che avverte del pericolo i familiari dei guidatori din trattori, nel 2024 sono stati 143 e oltre 3000 da quando ho aperto l'sservatorio. Ministro dell'Agricoltura Lollobrigida, non pensi al ricambio etnico da parte deglistranieri, di questo passo ci sarà sicuramente in agricoltura, visto la strage che riguarda il suo comparto
venerdì 13 giugno 2025
Siamo un popolo crudele
Prima gli italiani. Questo lo slogan dei leghisti, ma a morire di infortuni sul lavoro già per il 30% sotto i sessanta anni sono stranieri di ogni parte del mondo. Siamo stati un popolo crudele che si è astenuto ai referendum sul lavoro e sulla cittadinanza: è a chi lavora in regola, non ai clandestini, che paga i contributi e che contribuisce al Pil, e che non ha pendenze penali, fanno i lavori più umili e pericolosi che gli italiani non vogliono più fare Vergogna