mercoledì 25 giugno 2025

strage continua

Nel 2025 715 morti per infortuni complessivi di questi 498
sui luoghi di lavoro Giugno 25, 2025/0 Commenti/in Altra Informazione, Blog, Comitati di Lotta, Cronache Politiche, Cronache Sociali, Culture, Editoria Libera, Politiche di Rifondazione, sicurezza lavoro, Storia e Lotte/da franco.cilenti Rispetto all’orribile 2024, l’anno con più morti da quando 18 anni fa ho aperto l’Osservatorio al 23 giugno del 2024 erano 505 sui luoghi di lavoro. Attenzione l’Osservatorio tiene NETTAMENTE separati i morti sui Luoghi di lavoro dai morti in itinere per non generare confusione, lo stesso metodo che utilizza Eurostat. Attenzione qui ci sono anche i morti sui luoghi di lavoro non assicurati a INAIL, che diffonde SOLO i suoi morti, ci sono gli assicurati a altri Istituti, i i morti in nero e gli agricoltori, schiacciati dal trattore già in 70 anche quest’anno. La guerra del lavoro Dall’inizio del 2025, ogni 6 ore e qualche minuto muore un lavoratore. a questa mattina del 24 giugno i morti del 2025, sono sta4i 711 lavoratori, di cui 495 sui luoghi di lavoro senza itinere Questo se si contano tutti i lavoratori, non solo quelli coperti da INAIL. Che nel suo ultimo report ha ricevuto dall’inizio dell’anno al 30 aprile 291 denunce comprensive di itinere Le cause politiche e normative dell’aumento Jobs Act: dall’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (2015), l’aumento dei morti sul lavoro è stato del 43%. Appalti a cascata: la legge voluta dal ministro Salvini, entrata in vigore nel giugno 2023, ha causato un ulteriore aumento del 15% dei decessi, soprattutto in edilizia e negli appalti pubblici. Le grandi tragedie recenti Brandizzo (Ferrovie dello Stato) Suviana (Enel) Calenzano (ENI) Esselunga di Firenze (16 febbraio 2024): 5 operai morti in un cantiere con 49 aziende subappaltatrici. Alcuni dati allarmanti Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni; di questi, il 17% ha più di 70 anni. Il 32% delle vittime è costituito da lavoratori stranieri regolari. A loro andrebbe riconosciuta la cittadinanza italiana dopo 5 anni, non ai clandestini come hanno sostenuto certi “disertori delle urne” Molti lavoratori del Sud Italia muoiono in trasferta in altre regioni. Le donne muoiono meno sui luoghi di lavoro, ma quasi quanto gli uomini in itinere in rapporto al numero degli addetti , spesso a causa di fretta e stanchezza nel conciliare lavoro e famiglia. Proposte per la sicurezza e l’equità sociale Introdurre per legge la flessibilità in entrata e uscita dal lavoro, per tutelare la salute psico-fisica, in particolare delle madri lavoratrici. Contrastare il crollo della natalità, che è in buona parte causato dal “martirio” quotidiano delle donne lavoratrici con figli. Lo Stato e gli enti locali dovrebbero riservare parte dei posti di lavoro alle donne con figli, come misura concreta di sostegno alla genitorialità. Ecco le province italiane con il più alto tasso di morti sul lavoro nel 2025, calcolato per 100.000 abitanti (escludendo i decessi in itinere), ordinate dalla peggiore alla migliore: Posizione Provincia Morti Abitanti Tasso per 100.000 1 Teramo 8 299.000 2,68 2 Massa-Carrara 5 192.000 2,60 3 Piacenza 7 286.000 2,45 4 Pistoia 7 289.000 2,42 5 Brindisi 8 380.000 2,11 6 Savona 5 273.000 1,83 7 Arezzo 6 333.000 1,80 8 Sondrio 3 179.000 1,68 9 Matera 3 180.000 1,67 10 Ragusa 5 316.000 1,58 11 Caltanissetta 4 253.000 1,58 12 Chieti 8 520.000 1,54 13 Frosinone 7 477.000 1,47 14 Nuoro 3 205.000 1,46 15 Ascoli Piceno 3 206.000 1,46 16 Agrigento 6 419.000 1,43 17 Potenza 5 354.000 1,41 18 Bolzano 7 538.000 1,30 19 Trento 7 542.000 1,29 20 Pordenone 4 312.000 1,28 Morti sui luoghi di lavoro per 100.000 abitanti (esclusi in itinere) Regione Morti (solo lavoro) Popolazione stimata Morti per 100.000 ab. Abruzzo 25 1.290.000 1,94 Basilicata 8 550.000 1,45 Trentino-Alto Adige 15 1.100.000 1,36 Toscana 43 3.700.000 1,16 Emilia-Romagna 44 4.500.000 0,98 Veneto 46 4.850.000 0,95 Liguria 14 1.550.000 0,90 Puglia 35 4.000.000 0,88 Sicilia 39 4.950.000 0,79 Umbria 10 880.000 1,14 Friuli-Venezia Giulia 9 1.220.000 0,74 Sardegna 11 1.650.000 0,67 Calabria 14 1.970.000 0,71 Lombardia 67 10.035.000 0,67 Campania 40 5.850.000 0,68 Marche 9 1.530.000 0,59 Piemonte 25 4.300.000 0,58 Lazio 24 5.900.000 0,41 Valle d’Aosta 1 130.000 0,77 Molise 1 300.000 0,33 Le 5 peggiori regioni 5 regioni per tasso di morti sui luoghi di lavoro (solo lavoro, no itinere) Abruzzo – 1,94 Basilicata – 1,45 Trentino-Alto Adige – 1,36 Toscana – 1,16 Umbria – 1,14 Carlo Soricelli 24/6/2025 2071072024 https://cadutisullavoro.blogspot.com/ Tags: Carlo Soricelli, disinformazione, infortuni sul lavoro, morti sul lavoro, Omidici sul lavoro, Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro Condividi questo articolo

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