Dall’inizio del 2025, ogni 6 ore e qualche minuto muore un lavoratore. al 14 ottobre i morti del 2025, sono stati complessivamente 1184 lavoratori (parziale), di cui 818 sui luoghi di lavoro (senza itinere e altre Assicurazioni e nero).
lunedì 20 ottobre 2025
2 morti per infortuni sul lavoro dal giorno dell’uccisione dei carabinieri — è ripresa la strage di giovani sulle strade nel fine settimana Posta in arrivo
Carlo Soricelli
Comunicato dell’Osservatorio Nazionale di Bologna “Morti sul Lavoro”
http://cadutisullavoro.blogspot.it
Dal tragico giorno del 14 ottobre, in cui hanno perso la vita tre carabinieri uccisi dalla follia, sono morti altri 32 lavoratori:
29 sui luoghi di lavoro e 3 in itinere, tutti registrati dall’Osservatorio Nazionale di Bologna “Morti sul Lavoro”.
Tra loro anche Manuel Fieramosca, di soli 21 anni, morto in itinere.
Chi desidera conoscere i nomi delle vittime registrate può farne richiesta via e-mail.
Ma l’angoscia cresce di fronte a un’altra tragedia che sta colpendo il nostro Paese: tantissimi giovani stanno morendo in incidenti nel fine settimana.
Già nel 1993 realizzai un’opera, oggi conservata al Museo Zavattini, intitolata “Al sabato sera andiamo a ballare”, dedicata ai giovani che perdevano la vita sulle strade del sabato sera.
Dopo alcuni anni di relativa calma, queste tragedie sono riprese in modo drammatico.
Perché?
Perché non ci sono più controlli, si risparmia sulla sicurezza, e così si continua a morire — nei luoghi di lavoro e sulle strade.
I controlli sulla sicurezza sono crollati, e le morti sul lavoro aumentano di anno in anno.
Ora, a queste, si aggiungono le stragi del venerdì e del sabato sera, che stanno portando via una parte intera della nostra gioventù.
Nella foto: la mia opera del 1993 “Al sabato sera andiamo a ballare” e i tre giovani che hanno perso la vita domenica mattina.
Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio e artista sociale
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