martedì 14 ottobre 2025

ieri 8 morti sul lavoro, tra questi tre carabinieri

Non posso non essere colpito dalla morte dei tre carabinieri mentre svolgevano il loro lavoro. Stavano eseguendo uno sfratto giudiziario quando, entrando nell’abitazione, l’esplosione della casa li ha uccisi. Si sta ancora indagando per capire se si sia trattato di un agguato doloso o di un tragico incidente. Due dei tre fratelli coinvolti sono stati arrestati. Anch’io, da giovane, volevo diventare carabiniere ausiliare: ma durante l’addestramento presi una broncopolmonite e fui trasferito nell’Esercito. Mio padre era carabiniere, mio fratello maggiore è stato maresciallo e ora è in pensione: conosco bene la loro dedizione, il senso del dovere e il sacrificio quotidiano. Purtroppo, ieri è stata un’altra giornata nefasta. Oltre alla tragedia dei carabinieri, ci sono stati altri lavoratori morti sul lavoro, tragedie che sarebbero passate sotto silenzio. Md Bilail, operaio del Bangladesh di 28 anni, è morto colpito da un “proiettile” di un tornio — un pezzo metallico che, probabilmente, stava lavorando e che lo ha ucciso sul colpo. Un altro operaio è rimasto sepolto vivo da ghiaia e detriti per il crollo di un muro di contenimento. Nel Casertano, un lavoratore è stato travolto e ucciso da una bufala. Altri due sono morti in itinere. In questo momento sfioriamo, con gli itinere, i 1.200 morti complessivi: di questi, 818 sono sui luoghi di lavoro, gli altri sulle strade o in ambiti lavorativi diversi da quelli coperti dall’INAIL.

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