venerdì 21 novembre 2025

STRAGE CONTINUA SUL LAVORO: IN DUE GIORNI 9 MORTI. “OMICIDI SOCIALI, NON INCIDENTI” Ieri altri 6 lavoratori hanno perso la vita, dopo i 3 morti del giorno precedente: 5 sui luoghi di lavoro e uno in itinere. Ecco chi sono:

• Gianluca Balzarini, 55 anni, provincia di Cuneo: è morto dopo due mesi di agonia per una caduta dall’alto. • Sandro Pellizzaro, 61 anni, provincia di Milano (nella foto): travolto da un muletto a Gessate mentre scaricava un furgone. • Michele Antonio Chiodo, 42 anni, provincia di Caltanissetta: si è schiantato con il furgone contro una rotatoria. • Giovanni Belgiovine, 26 anni, provincia di Barletta-Andria-Trani: si è ribaltato con il muletto che stava guidando. • Marian Marin Broasca, 52 anni, lavoratore romeno, provincia di Caserta: un grande manufatto caricato su un camion si è ribaltato schiacciando la cabina. • Un lavoratore deceduto in itinere completa questa tragica sequenza. Autotrasporto: 7 morti in 5 giorni. Solo uno aveva meno di 60 anni È impressionante la sequenza di morti nell’autotrasporto: negli ultimi cinque giorni sono deceduti sette lavoratori, e solo uno aveva meno di 60 anni. Si tratta di omicidi sociali, aggravati dall’assenza di qualsiasi distinzione nell’età pensionabile fra chi svolge lavori che richiedono prontezza di riflessi, buona vista e udito, e chi svolge mansioni meno usuranti. Responsabilità politiche: Fornero, Salvini e la Lega Definire queste morti “incidenti” è un insulto. Non differenziare l’età pensionabile per i lavori ad alto rischio è stato criminale. Le responsabilità sono: • della Legge Fornero, • ma anche di Salvini e della Lega, che a ogni elezione promettono di bloccarla ma poi votano l’innalzamento dell’età pensionabile. In Veneto, dove Salvini promette ancora una volta lo stop all’aumento dell’età pensionabile, non ci crede più nessuno: la Regione è già seconda in Italia per morti sul lavoro, con 118 vittime nel 2025, di cui 90 sui luoghi di lavoro, pur avendo la metà degli abitanti della Lombardia. Appalti a cascata: “leggi assassine” Non va dimenticato che è stato sempre Salvini, nel 2023, a introdurre la legge sugli appalti a cascata, che ha prodotto un +15% di morti in edilizia. Una legge che scarica le responsabilità sugli ultimi della filiera, lasciando impuniti coloro che commissionano i lavori. Vergognoso anche l’invito all’astensione nel referendum: se fosse stato raggiunto il quorum, anche i committenti sarebbero stati responsabili. La legge è invece passata con tutto il centrodestra. Media compiacenti e realtà negata Con il controllo della quasi totalità delle testate televisive, si continua a dipingere un Paese dove “gli asini volano”. Ma per chi lavora, la realtà è sotto gli occhi: situazione economica disastrosa, ultimi in Europa, salari che non bastano più per vivere. Carlo Soricelli Curatore dell’Osservatorio Nazionale di Bologna sulle morti sul lavoro htt

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