giovedì 4 dicembre 2025

Hanno trasformato con gli appalti a cascata e il lavoro precario un inferno sulla terra

E' quello che mi è venuto in mente vedendo quello che è successo in veneto e in lombardia, nel paradiso padano: In Veneto il povero Nicola Pagan di 58 anni (nella foto) è morto sepolto vivo in uno scavo per le condutture del gas, un orrore, come altro si può definire la morte del 27enne marocchino Mohssine Ghouati (nella foto), che da Brescia va in appalto in provincia di Bergamo, dove muore schiacciato da una pressa dove lavorano materie plastiche, cosa faceva lì e che preparazione aveva? Tra l'altro orrore nell'orrore, in quella fabbrica non hanno neppure fermato la produzione, trattato come un pezzo di plastica. Una violenza inaudita quella del sub appalto, che non si può non definire caporalato, che anche lo Stato utilizza in tante aziende a partipazione statale: 4 delle ultime cinque stragi sono in grandi aziende come Ferrovie, Eni, Enel. Enel, ma anche i Comuni oltre le grandi aziende private utilizzano questo caporalato legalizzato, sono stati 10 i morti negli ultimi 3 giorni, ma mancano anche diversi lavoratori in itinere, dove si impara dopo diversi giorni che diversi di quelli classificati come 2incidenti" sono in realtà lavoratori che sulle strade ci lavorano o che muoiono in itinwere, tra questi diverse donne.