Sondrio E' morto Giorgio Credaro un piastrellista di 67 anni. Giorgio lavorava all’interno di un’abitazione in via san Francesco, la strada principale che porta verso gli altri paesi del versante. Giorgio Credaro, 67 anni, è rimasto vittima di un terribile incidente. Intorno alle 15 stava lavorando alla ristrutturazione della casa in cui non abitava, quella che per anni era stata la sede della sua ditta, poi chiusa per difficoltà. Era un piastrellista esperto, molto conosciuto in paese. Dopo che l’abitazione era stata messa all’asta era riuscito a ricomprarla e ora si dedicava a restaurarla e risistemarla. «Voglio morire nella mia casa», aveva confidato a chi s’era aggiudicato l’immobile poi riacquistato. Passava così le sue giornate a fare lavoretti per rendere più bella la casa, divenuta negli ultimi mesi una sorta di cantiere. Ma ieri qualcosa è andato storto: mentre si trovava su un’impalcatura in legno alta poco più di 3 metri dal suolo, al livello del primo piano dell’edificio, la base ha ceduto e l’artigiano è caduto a terra. Probabilmente il 67enne è morto sul colpo. La tragedia si è consumata intorno alle 15, ma l’allarme è stato dato diverse ore dopo, forse addirittura tre secondo il «rigor mortis» accertato dal medico legale. Al momento dell’incidente, infatti, non c’era nessuno all’interno del cantiere e solo più tardi un automobilista che percorreva la strada si è accorto del corpo dell’uomo riverso a terra, poco lontano dal cancello. Ha così subito lanciato l’allarme chiamando il 118. «C’è un uomo a terra, non risponde», questo il tenore della telefonata raccolta dal centralino del 118, che subito ha mandato un’ambulanza sul posto credendo si trattasse di un malore. Quando sono arrivati i sanitari però non c’era nulla da fare, l’uomo era già senza vita. Subito sono stati allertati anche i carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Sondrio che hanno posto sotto sequestro l’area, insieme agli ispettori dell’Asl, competenti in casi di infortunio sul lavoro, sul posto con la dottoressa Rosaria Aloisio. Solo verso le 18 gli inquirenti sono riusciti ad avvisare i familiari di Giorgio Credaro, accorsi increduli e in lacrime sul posto. Il 67enne lascia la moglie e 3 figli grandi, Pietro, Gianni e Ivana. Grande la disperazione dei figli sopraggiunti dopo la chiamata dei carabinieri e dei vicini, che per ore hanno tentato di avvertirli di quanto era accaduto.
Cari visitatori, il regista Gianluca Marcon girerà un film documentario sull'Osservatorio e la sua attività che ormai conclude 17 anni di monitoraggio e ovviamente su di me come artista sociale da oltre 50 anni Stiamo raccoglendo fondi dal basso (Crowdfunding) per non avere condizionamenti, se vuoi dare una mano alla realizzazione del progetto e dare anche un piccolo contributo vai al link https://sostieni.link/36551 se sei al computer inquadra e clicca sul qrcode col cell. e vai al link
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lunedì 15 giugno 2009
OGGI UN'AUTENTICA STRAGE PER INFORTUNI SUL LAVORO. LA GIORNALISTA LUCE TOMMASI NELL'ULTIMA PARTE DEL VIDEO PARLA DI QUESTO BLOG
Sondrio E' morto Giorgio Credaro un piastrellista di 67 anni. Giorgio lavorava all’interno di un’abitazione in via san Francesco, la strada principale che porta verso gli altri paesi del versante. Giorgio Credaro, 67 anni, è rimasto vittima di un terribile incidente. Intorno alle 15 stava lavorando alla ristrutturazione della casa in cui non abitava, quella che per anni era stata la sede della sua ditta, poi chiusa per difficoltà. Era un piastrellista esperto, molto conosciuto in paese. Dopo che l’abitazione era stata messa all’asta era riuscito a ricomprarla e ora si dedicava a restaurarla e risistemarla. «Voglio morire nella mia casa», aveva confidato a chi s’era aggiudicato l’immobile poi riacquistato. Passava così le sue giornate a fare lavoretti per rendere più bella la casa, divenuta negli ultimi mesi una sorta di cantiere. Ma ieri qualcosa è andato storto: mentre si trovava su un’impalcatura in legno alta poco più di 3 metri dal suolo, al livello del primo piano dell’edificio, la base ha ceduto e l’artigiano è caduto a terra. Probabilmente il 67enne è morto sul colpo. La tragedia si è consumata intorno alle 15, ma l’allarme è stato dato diverse ore dopo, forse addirittura tre secondo il «rigor mortis» accertato dal medico legale. Al momento dell’incidente, infatti, non c’era nessuno all’interno del cantiere e solo più tardi un automobilista che percorreva la strada si è accorto del corpo dell’uomo riverso a terra, poco lontano dal cancello. Ha così subito lanciato l’allarme chiamando il 118. «C’è un uomo a terra, non risponde», questo il tenore della telefonata raccolta dal centralino del 118, che subito ha mandato un’ambulanza sul posto credendo si trattasse di un malore. Quando sono arrivati i sanitari però non c’era nulla da fare, l’uomo era già senza vita. Subito sono stati allertati anche i carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Sondrio che hanno posto sotto sequestro l’area, insieme agli ispettori dell’Asl, competenti in casi di infortunio sul lavoro, sul posto con la dottoressa Rosaria Aloisio. Solo verso le 18 gli inquirenti sono riusciti ad avvisare i familiari di Giorgio Credaro, accorsi increduli e in lacrime sul posto. Il 67enne lascia la moglie e 3 figli grandi, Pietro, Gianni e Ivana. Grande la disperazione dei figli sopraggiunti dopo la chiamata dei carabinieri e dei vicini, che per ore hanno tentato di avvertirli di quanto era accaduto.
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