Dati aggiornati al 31 luglio 2025 Dall’inizio dell’anno sono morti 873 lavoratori, di cui 621 sui luoghi di lavoro (esclusi gli incidenti in itinere). Il ritmo delle morti è spaventoso: ogni 6 ore e pochi minuti un lavoratore perde la vita. Se si considerano solo i dati INAIL, che escludono migliaia di lavoratori non assicurati o assicurati con altri enti, le denunce (comprensive di itinere) al 30 maggio 2025 sono appena 389. Un’enorme sottostima della realtà.
Dati aggiornati al 31 luglio 2025 Dall’inizio dell’anno sono morti 873 lavoratori, di cui 621 sui luoghi di lavoro (esclusi gli incidenti in itinere). Il ritmo delle morti è spaventoso: ogni 6 ore e pochi minuti un lavoratore perde la vita. Se si considerano solo i dati INAIL, che escludono migliaia di lavoratori non assicurati o assicurati con altri enti, le denunce (comprensive di itinere) al 30 maggio 2025 sono appena 389. Un’enorme sottostima della realtà.
mercoledì 4 novembre 2009
Al 31 ottobre ci sono stati 455 morti per infortuni sui luoghi di lavoro. Muoiono soprattutto agricoltori ed edili meridionali e stranieri
Dall’inizio dell’anno al 31 ottobre ci sono stati 455 morti per infortuni sui luoghi di lavoro contro i 552 dello stesso periodo dell’anno scorso. Assistiamo quindi ad un calo del 17,5%. In parte dovuto alla crisi economica, che ha ridotto significativamente l’attività lavorativa, soprattutto nelle fabbriche e in edilizia, che registra però il 27% delle vittime. Ma la categoria con più vittime in assoluto risulta, come l’anno scorso l’agricoltura che ha da sola il 29% dei morti. Come vedete, da sole, queste categoria hanno il 56% delle vittime per infortuni sul lavoro. Aiutatemi a sensibilizzare queste categorie visto che nessuno se ne occupa. I media parlano dei morti per infortuni sul lavoro solo per fare sensazionalismo quando ci sono dei casi di morti multiple o particolari. Dei poveri agricoltori che muoiono quasi tutti schiacciati dal trattore e degli edili stranieri e meridionali non ne parlano mai….Sono “umani” di serie B.
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