STRAGI DI AGRICOLTORI E EDILI MERIDIONALI O STRANIERI,ANCHE NEI CANTIERI DEL NORD
Dall’inizio dell’anno al 31 ottobre ci sono stati 455 morti per infortuni sui luoghi di lavoro contro i 552 dello stesso periodo dell’anno scorso. Assistiamo quindi ad un calo del 17,5%. In parte dovuto alla crisi economica, che ha ridotto significativamente l’attività lavorativa, soprattutto nelle fabbriche e in edilizia, che registra però il 27% delle vittime. Ma la categoria con più vittime in assoluto risulta, come l’anno scorso l’agricoltura che ha da sola il 29% dei morti. Come vedete, da sole, queste categoria hanno il 56% delle vittime per infortuni sul lavoro. Aiutatemi a sensibilizzare queste categorie visto che nessuno se ne occupa. I media parlano dei morti per infortuni sul lavoro solo per fare sensazionalismo quando ci sono dei casi di morti multiple o particolari. Dei poveri agricoltori che muoiono quasi tutti schiacciati dal trattore e degli edili stranieri e meridionali non ne parlano mai….Sono “umani” di serie B.
Superati ieri 19 giugno i 700 morti complessivi nel 2025 Questo se si contano tutti i lavoratori, non solo quelli coperti da INAIL.Le cause politiche e normative dell'aumento • Jobs Act: dall’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (2015), l’aumento dei morti sul lavoro è stato del 43%. +15% con la Legge Salvini degli appalti a cascata del 2023 •
Superati ieri 19 giugno i 700 morti complessivi nel 2025 Questo se si contano tutti i lavoratori, non solo quelli coperti da INAIL.Le cause politiche e normative dell'aumento • Jobs Act: dall’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (2015), l’aumento dei morti sul lavoro è stato del 43%. +15% con la Legge Salvini degli appalti a cascata del 2023 •
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