martedì 26 gennaio 2010

MUORE GIOVANNI DE CUIO ADDETTO ALLA VIGILANZA ALL'ARSENALE DI TARANTO

TARANTO E' MORTO GIOVANNI DE CUIO ADETTO ALLA VIGILANZA ALL'ARSENALE DI TARANTO- Giovanni di 53 anni, è morto in un incidente sul lavoro avvenuto oggi pomeriggio all’interno dello stabilimento della Difesa. Giovanni stava camminando su un marciapiede quando è stato travolto da pannelli che erano stati accatastati fino a un’altezza di sette metri dal piano di calpestio nei pressi del cantiere dove sta per sorgere l’officina polifunzionale dell’Arsenale. Sul posto sono giunti gli ispettori del lavoro e i carabinieri per accertare le modalità dell’incidente e stabilire eventuali responsabilità.

La Marina Militare ha espresso «profondo cordoglio» ai familiari dell'addetto alla vigilanza ed ha «immediatamente disposto ed avviato tutte le azioni necessarie per accertare la dinamica dell’incidente e le eventuali responsabilità». De Cuia, dipendente civile del ministero della Difesa in servizio presso la Divisione sistema nave dell’Arsenale, informa la Marina, «per cause da accertare, mentre transitava su un marciapiede adiacente ad un’area recintata, all’interno della quale erano stati accantonati ed impilati materiali prefabbricati per l’edilizia, è stato travolto da alcuni blocchi prefabbricati provenienti da una delle pile del contiguo deposito».

«A tutto questo diciamo basta: queste non sono disgrazie ma veri e propri omicidi». Lo affermano in una nota congiunta i sindacati confederali, le rappresentanze sindacali unitarie, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e la Confederazione Cobas in relazione alla morte dell’addetto alla vigilanza Giovanni De Cuia nell’Arsenale militare di Taranto. «Evidentemente – aggiungono – l'intervento della magistratura nel 2005 che chiudeva tutta la zona delle aziende dell’indotto, proprio per motivi di sicurezza, e le successive indagini della Procura sulle strutture dell’Arsenale, non è servito a fare passi avanti». I sindacati hanno organizzato per domani mattina una mobilitazione con assemblea generale presso la 'Sala a tracciarè dell’Arsenale militare per definire le azioni da intraprendere.

Il sindaco di Taranto, Ippazio Stefano, e il vicesindaco, Alfredo Cervellera, in una nota esprimono cordoglio per la morte di Giovanni De Cuia. «Ancora una volta – affermano – la morte bianca colpisce Taranto e la sua gente. In Arsenale non si verificava un episodio così grave da almeno 40 anni e forse questa è la conseguenza di una allentata attenzione verso le misure di sicurezza e la tutela della salute dei lavoratori». «Nella certezza che la magistratura saprà fare piena luce sulle cause che hanno portato al luttuoso incidente – concludono Stefano e Cervellera – esprimiamo le più sentite condoglianze alla famiglia di De Cuia, che conoscevamo personalmente, per la disgrazia che oggi l’ha colpita unitamente alla solidarietà più sincera a tutti i lavoratori dell’Arsenale». «Credo si dovranno accertare subito le responsabilità di questo terribile incidente che nella sua dinamica mostra la crudeltà di un evento che poteva essere evitato», ha affermato il deputato Pd Ludovico Vico, subito dopo aver appreso della morte nell’Arsenale militare dell’addetto alla vigilanza Giovanni De Cuia. Per il parlamentare ionico, le modalità dell’incidente sul lavoro «segnalano i contorni di una tragedia figlia di possibili superficialità o imperizie». «Attendo fiducioso l’esito degli accertamenti – conclude Vico – e rivolgo sin da ora il mio cordoglio alla famiglia e agli amici di questo lavoratore».

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