lunedì 3 maggio 2010

LUCIO ROSSI E' MORTO SUL LAVORO IL PRIMO MAGGIO, E' L'ENNESIMA MORTE VERDE. ASSISTIAMO AD I SOLITI INTERVENTI RETORICI DI SINDACALISTI E POLITICI

GROSSETO E' MORTO SUL LAVORO IL PRIMO MAGGIO LUCIO ROSSI OPERAIO AGRICOLO DI 33 ANNI
LUCIO è morto mentre stava lavorando su una macchina che raccoglie il fieno e lo compatta in covoni cilindrici (rotoballe). Le cause dell’incidente sono ancora da chiarire. La procura di Grosseto ha aperto un’inchiesta e ha disposto l’autopsia. L’operaio non era un dipendente dell’azienda ma della cooperativa di servizi “Il Sordino”. Era uscito di casa alle 14 per prendere servizio. Durante il lavoro, secondo quanto appreso, è rimasto intrappolato all’interno della macchina e il suo corpo è stato ritrovato proprio all’interno di una rotoballa. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Alberese. Sul posto è intervenuta anche la Medicina del lavoro. La macchina è stata posta sotto sequestro.
Manciulli: anche oggi accade ciò che non dovrebbe accadere mai. “Morire sul lavoro il primo Maggio è terribile” ha detto il segretario regionale del Pd, Andrea Manciulli. “Apprendere che anche oggi – prosegue il segretario – proprio nel giorno della Festa dei lavoratori, un operaio ha perso la vita, mi rattrista profondamente e lascia amarezza. Tristezza e amarezza di tutti coloro che oggi in piazza hanno manifestato per reclamare e difendere un posto di lavoro, che molto spesso non c’è o è messo in discussione, i diritti e le garanzie per tutti, e che vedono che anche in questo giorno accade ciò che non dovrebbe accadere mai. Cgil: il lavoro deve essere sicuro. “La Cgil Toscana – si legge in una nota – è vicina all’immenso dolore della famiglia del giovane Lucio Rossi morto oggi in un incidente sul lavoro. In tutte le manifestazioni della Toscana anche oggi abbiamo chiesto a gran voce lavoro e lavoro sicuro. Non si può morire di lavoro, chi esce la mattina deve avere la certezza di tornare a casa la sera sano e salvo”. LUCIO LASCIA UNA MOGLIE E UN BIMBO DI SETTE ANNI

1 commento:

  1. non un bambino, ma una bambina, di nome Martina. che il giorno del funerale chiedeva perché c'era tutta quella gente, ora si chiede perché suo babbo non torna...

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