giovedì 1 luglio 2010

I MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO CALANO DEL 7%. MA GIUGNO E' STATO TRAGICO PER AGRICOLTORI E EDILI.

I morti per infortuni sul lavoro sono stati dall’inizio dell’anno al 30 giugno 2010 265 contro i 283 dello stesso periodo del 2009. Assistiamo quindi ad un calo del 7 % . I morti in agricoltura sono stati 79 contro gli 85 del 2009. Nel mese di giugno del 2010 sono stati però 29 contro i 17 di giugno 2009. Assistiamo ad un terribile aumento del 38%. Purtroppo all’inizio del mese avevo previsto questa carneficina, l’ho scritto nel blog e tempestato di mail giornalisti, politici, giornali ecc. Bastava guardare le tabelle excel del 2009 (mandate a tantissimi che non si sono neppure degnati di guardarle) e l’andamento climatico d’aprile e maggio 2010: a causa del maltempo erano stati rimandati i lavori all’aperto. I nostri agricoltori, come gli edili, muoiono nell’indifferenza generale, schiacciati dal vecchio trattore che guidano in età avanzata. L’ex ministro dell’Agricoltura Zaia, sempre presente quando c’erano da inaugurare sagre e mostrarsi in televisione non ha fatto niente per ridurre queste morti così poco mediatiche. Ci aspettiamo dal nuovo Ministro dell’Agricoltura Galan una maggiore attenzione verso questo triste fenomeno che vede morire i nostri padri e i nostri fratelli.
Per quanto riguarda gli edili i morti sono stati 73 dall’inizio dell’anno fino al 30 giugno del 2010 contro gli 83 dello stesso periodo del 2009. Nel mese di giugno 2010 sono stati 19 contro i 14 di giugno 2009. Anche per questa bistrattata categoria, formata sopprattutto da merdionali e stranieri, vale lo stesso discorso degli agricoltori: dai dati raccolti era possibile capire che ci sarebbe stato un giugno tragico anche per questa categoria che aveva rimandato i lavori all’aperto. CARI NAVIGATORI CHE VISITATE IL BLOG IN DIVERSE CENTINAIA AL GIORNO, CERCATE, ALMENO VOI, DI SENSIBILIZZARE I VOSTRI CONOSCENTI CHE LAVORANO IN EDILIZIA E IN AGRICOLTURA. DITE LORO CHE GIUDARE UN TRATTORE IN TARDA ETA’ E LAVORARE IN EDILIZIA SONO I MESTIERI PIU’ PERICOLOSI. CARLO SORICELLI

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