venerdì 17 dicembre 2010

AD OGGI REGISTRIAMO 561 VITTIME SUI LUOGHI DI LAVORO DALL'INIZIO DELL'ANNO. 1040 CON I LAVORATORI MORTI IN ITINERE. + 3,6% RISPETTO ALL'ANNO SCORSO.

OSSERVATORIO INDIPENDENTE DI BOLOGNA SULLE MORTI PER INFORTUNI SUI LUOGHI DI LAVORO

Report del 16 dicembre 2010
Ad oggi i morti sui luoghi di lavoro sono 561, se si aggiungono i morti in itinere o sulle strade come gli agenti di commercio, autisti ecc. si raggiungono già 1040 vittime; rispetto all’anno scorso registriamo un aumento del 3,6% confrontando i dati allo stesso periodo del 2009.
I mesi in cui ci sono state più vittime sono luglio con 65 decessi seguito da giugno e settembre con 59 e ottobre con 58.
Gli agricoltori muoiono quasi tutti in tarda età (dai 60 ai 90 anni) schiacciati dai trattori che guidano.
Agricoltori e gli edili muoiono di più dopo un periodo persistente di mal tempo probabilmente a causa del tentativo di recuperare i lavori rimasti indietro.
In edilizia muoiono soprattutto meridionali e stranieri, anche nelle regioni del nord; a morire nei cantieri sono lavoratori di piccole e piccolissime aziende occupati in ristrutturazioni o in subappalto. Gli occupati di questa categoria lavorano in condizioni di sicurezza scarse o inesistenti, anche perché spesso sono precari o con contratti di lavoro dov’è possibile licenziare senza giusta causa. Di conseguenza subiscono in silenzio, oltre che ogni tipo d’angheria, anche la mancanza della dotazione di equipaggiamenti di sicurezza adeguati.
Nell’industria le vittime sono aumentate di oltre il 30%, occorre però dire che il 2009 è stato caratterizzato da una grande crisi che ha dimezzato le ore lavorate. Anche nell’industria a morire per infortuni sono soprattutto lavoratori di piccole e piccolissime aziende dove la sicurezza è scarsa, per non dire inesistente.
Nelle grandi aziende sindacalizzate muoiono percentualmente pochissimi lavoratori. Le province con più vittime sui luoghi di lavoro sono quelle di Bolzano con 21, Brescia con 20, seguite da Milano e Roma con 18, Napoli con 17, Foggia con 15 e Vicenza con 13. Le regioni con più morti per infortuni sui luoghi di lavoro in rapporto al numero di abitanti sono il Trentino Alto Adige con 32 vittime, il Veneto con 54, la Lombardia, la regione con più abitanti in Italia ne ha 77.
Percentualmente i settori con più vittime sono: Agricoltura 31%,: Edilizia 29% Industria 13% e Autotrasporto 8,2%. Gli stranieri morti sui luoghi di lavoro sono il 9% sul totale. I romeni da soli hanno il 40% di tutte le vittime tra gli stranieri.

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