mercoledì 12 gennaio 2011

volentieri pubblichiamo "ospedali chiusi e morti sul lavoro" di Fulvio Fornaro

SAIL INFORMA

"MA LA SANITA' IN PUGLIA...?? OSPEDALI CHIUSI E MORTI SUL LAVORO" di Fulvio Fornaro*

11 gennaio 2011



In queste ore si accende all’inverosimile la polemica e la contestazione da parte di quei Comuni che vedono (forse sei anni dopo?), con il riordino della rete ospedaliera pugliese, concretizzarsi il taglio di oltre 1500 posti letto e la chiusura dei relativi ospedali. Ed il fragore sale alle stelle; presidi (no stop!) presso le strutture ospedaliere in odor di chiusura dove si vedono sfilare e sostare, in continuazione, parlamentari, sindaci, sindacalisti, i cittadini che credono di tutelare, in maniera sacrosanta, più che se stessi nell’immediato, il proprio caro, magari avanti con gli anni, il quale avendone necessità trovi la certezza di un posto letto al caldo, di un pasto quotidiano, altrettanto caldo, e se ci resta, anche quell’assistenza sanitaria che lo faccia sopravvivere per quegli anni che il buon Dio vorrà concedere. Reti televisive, giornali, dibattiti, comizi non hanno caratterizzato altro se non questa problematica, torno a definire sacrosanta, ma che oramai, mi par di capire, già decisa (con un ritardo di 5/6 anni se non ricordo male) e compiuta. Nulla, dico nulla che possa far riferimento di un benché minimo accenno, da parte di chicchessia, ad un altro dato sconcertante che riguarda la nostra Regione: dalle prime stime, non ufficiali, ma abbastanza attendibili degli Osservatori Indipendenti (vuol dire quelli che non sono l’INAIL) sulle vittime nei luoghi di lavoro, la regione che guida la classifica con il maggior incremento (+ 96%!!) è proprio la Puglia passando dalle 24 vittime del 2009 ai 46 decessi del 2010. Già si era scritto che nei primi due mesi del 2010 la Lombardia, la Puglia (al secondo posto!!!) e il Veneto erano a condurre questo triste primato e così si è continuato, per tutti gli altri mesi a venire, finché il dato finale non è quello sopra riportato. Ma nessuno, pur sapendo, se ne guarda bene di proferir parola e/o di lasciar “memoria” scritta. Tutto tace secondo un copione ormai consueto e secondo una logica che in quel di Roma trova una colorita, ma altrettanto veritiera espressione in tal senso. Certo è che, l’anno appena chiuso, così come reso noto dall’Osservatorio Indipendente di Bologna, da Rainews 24 (sempre dati in attesa della conferma INAIL) e sicuramente da altre fonti ufficiose che nei prossimi giorni pubblicheranno i propri numeri, si è portato dietro, sull’intero Stivale, 1080 vittime e oltre 25.000 invalidi con un incremento, in percentuale, pari a + 6,5% rispetto al 2009. Si continua a morire sul lavoro, come prima e più di prima; le domande più ricorrenti: perchè mancano i decreti attuativi che il D.Lgs. 81/08 ha lasciato incompiuti? Perchè la informazione e formazione ai lavoratori e a tutte le figure preposte non è sufficiente ed adeguata? Perchè i documenti di valutazione dei rischi vengon prodotti in maniera superficiale? Perchè i controlli si rivelano insufficienti? Perchè ha ragione Tremonti: è un lusso che non ci possiamo permettere? Insomma una ragione ci sarà pure e anche se tutti ci rendiamo conto che l’applicazione di leggi che prevedono un esborso di denaro “immediato” da parte delle aziende (oggi più che mai in difficoltà) è sempre più un motivo di mal contento e di scarsa applicazione, d’altro canto un freno a questo eccidio bisogna pur metterlo altrimenti finisce che tutti giriamo a “vuoto”. L’AIESIL (Associazione Italiana Imprese Esperte in Sicurezza sul Lavoro) auspica che la cultura della prevenzione guadagni ampi spazi nella classe dei lavoratori perchè solo così, salvaguardando se stessi, i compagni di lavoro, gli impianti e le macchine, potrà migliorare il contesto globale della sicurezza nei luoghi di lavoro ed abbassare quei numeri che oggi sono solo e soltanto pianto, disperazione e dolore. Così anche la Puglia potrà, forse, abbandonare quel suo triste primato: almeno questo, visto che per gli ospedali l’ultima parola è stata già detta.


*segretario regionale AIESIL Puglia

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