mercoledì 14 settembre 2011

Il vice presidente della Commissione sugli infortuni e le morti sul lavoro Senatore Nerozzi

Roma, 13 set - "Si tratta di una nuova strage sul lavoro, una delle piu' gravi avvenute negli ultimi anni in Italia". Così il senatore del Pd Paolo Nerozzi, vicepresidente della Commissione sugli infortuni e le morti sul lavoro, interviene nell'Aula del Senato esprimendo "il più profondo cordoglio personale e del gruppo del Pd alle famiglie delle vittime e alla comunità locale per la gravissima esplosione che si e' verificata ieri ad Arpino". "Al ministro Sacconi - aggiunge Nerozzi - chiediamo di riferire quanto prima in Senato sull'accaduto. E a lui ricordiamo che, accanto al lavoro di indagine della magistratura e di ispezione dei servizi ministeriali, è indispensabile che le istituzioni e le parti sociali si attivino per comprendere meglio quale era il livello di procedura organizzativa applicato nelle lavorazioni in base alla documentazione dei rischi, il livello di formazione e preparazione degli addetti, la qualità dei materiali, al fine di attivare misure concrete capaci di non dover più assistere a tragedie di tale portata. E' necessario che gli elaborati e le proposte legislative della commissione d'inchiesta sugli incidenti nei luoghi di lavoro e le cosiddette 'morti bianche' trovino ascolto nell'iniziativa del governo. Al ministro Sacconi dico anche che non è distruggendo la normativa sul lavoro che il Paese diventa più moderno e più sicuro". "La tragedia di Arpino - afferma Nerozzi - ripropone drammaticamente una piaga spaventosa in Italia. Nel solo 2011 si registrano piu' di 350 morti. La crisi economica non può rappresentare una giustificazione per allentare controlli e ispezioni. È necessario assumere più ispettori e non emanare circolari che allentano le ispezioni. Non serve fare leggi che indeboliscono fino ad annullarle le normative nazionali, come l'articolo 8 della manovra. Soprattutto serve coinvolgere la piccolissima impresa in processi di formazione e far comprendere che una norma in più non salva la vita solo ai lavoratori, ma anche ai piccoli imprenditori. Servono corsi di formazione seri e verificati, sanzioni efficaci per i titolari delle fabbriche e delle aziende che non rispettano le norme di sicurezza". L'articolo 8 sulla manovra che precarizza tutto il mondo del lavoro provocherà un aumento esponenziale dei morti sul lavoro per la semplice ragione che per non essere licenziati i lavoratori non contesteranno più il mancato rispetto delle norme sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro.

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