mercoledì 14 settembre 2011

Lettera aperta al Presidente Napolitano

Caro Presidente Napolitano, a Lei ho espresso sempre la mia massima stima e ammirazione per come sta guidando il nostro amato Paese in un periodo così difficile. A Lei ho sempre mandato l’aggiornamento in tempo reale delle morti per infortunio sul lavoro, che monitoriamo con l’Osservatorio Indipendente di Bologna sulle morti per infortunio sul lavoro, che è nato subito dopo la tragedia della ThyssenKrupp. Da metalmeccanico in pensione e da artista sensibile alle tematiche sociali, ho sentito in dovere d’impegnarmi in questo duro lavoro volontario che credo sia utile per comprendere meglio questo triste e barbaro fenomeno. Il Suo impegno, la Sua sensibilità verso queste tragedie sono ben presenti a tutti gli italiani. In questi quattro anni di monitoraggio viene fuori con tutta evidenza che a morire sui luoghi di lavoro sono per la maggior parte lavoratori precari o di aziende sotto i 15 dipendenti, dove non viene applicato l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, l’articolo che impedisce i licenziamenti senza giusta causa e giustificato motivo. Dentro alle Fabbriche con più di 50 dipendenti i lavoratori morti per infortunio sul lavoro si contano sulle dita di una mano e parliamo di oltre un milione di lavoratori. Con l’articolo 8 della Finanziaria si svuoterà completamente l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, e in pratica, si precarizzerà tutto il mondo del lavoro. E questo, oltre all’abbattimento dei salari e dei diritti, anche sindacali, provocherà inevitabilmente un aumento delle vittime sui luoghi di lavoro. Chi avrà il coraggio di contestare la mancanza delle applicazioni delle norme sulla Sicurezza in un luogo di lavoro se rischierà di essere licenziato? Con stima Carlo Soricelli dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti per infortuni sul lavoro

Nessun commento:

Posta un commento