giovedì 10 novembre 2011

Non allungate l'età della pensione: il 26% di tutti i morti sul lavoro ha più di 60 anni

Lettera aperta ai Sindacati e alle forze politiche che hanno a cuore l’integrità e il benessere dei lavoratori Sono Carlo Soricelli dell’Osservatorio Indipendente di Bologna sulle morti per infortuni sul lavoro, in questi giorni di grande confusione politica ed economica sembra che si stia trovando la soluzione dei gravi problemi italiani scaricando la crisi sui lavoratori dipendenti. Questi anni terribili dal punto di vista economico, politico e morale hanno lasciato macerie. Si vogliono far pagare ai lavoratori tutti gli errori e le malefatte di una classe dirigente che ci ha governato pensando solo ai propri interessi che a quella del paese. Come trovare i soldi necessari per rimettere in sesto il Paese? Come al solito colpendo i lavoratori allungando loro ulteriormente l’età della pensione e non facendo pagare chi si è ulteriormente arricchito anche in questi anni di crisi. Il 10% degli italiani controllava nel 2000 il 30% della ricchezza e nel 2011 controlla il 49%. Che paghino loro il costo della crisi e non i lavoratori e i pensionati che si sono ulteriormente impoveriti in questi anni di berlusconismo. Ma voglio darvi un dato che dovrebbe far vergognare chi sostiene un ulteriore innalzamento dell’età della pensione. ANCHE QUEST’ANNO IL 26% DI TUTTI I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO HA PIU’ 60 ANNI. Riflessi poco pronti, stato di salute spesso con problemi, sono componenti micidiali che provocano gravi infortuni sul lavoro, spesso mortali. Credo che chi ha a cuore i lavoratori dovrebbe riflettere a lungo prima di avvallare ulteririori misure punitive contro il mondo del lavoro. Carlo Soricelli osservatorio indipendente di Bologna sulle morti per infortuni sul lavoro

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