Dati aggiornati al 31 luglio 2025 Dall’inizio dell’anno sono morti 873 lavoratori, di cui 621 sui luoghi di lavoro (esclusi gli incidenti in itinere). Il ritmo delle morti è spaventoso: ogni 6 ore e pochi minuti un lavoratore perde la vita. Se si considerano solo i dati INAIL, che escludono migliaia di lavoratori non assicurati o assicurati con altri enti, le denunce (comprensive di itinere) al 30 maggio 2025 sono appena 389. Un’enorme sottostima della realtà.
Dati aggiornati al 31 luglio 2025 Dall’inizio dell’anno sono morti 873 lavoratori, di cui 621 sui luoghi di lavoro (esclusi gli incidenti in itinere). Il ritmo delle morti è spaventoso: ogni 6 ore e pochi minuti un lavoratore perde la vita. Se si considerano solo i dati INAIL, che escludono migliaia di lavoratori non assicurati o assicurati con altri enti, le denunce (comprensive di itinere) al 30 maggio 2025 sono appena 389. Un’enorme sottostima della realtà.
martedì 13 dicembre 2011
E' morto Matthias Passler di soli 17 anni. Con questo giovane di 17 anni sono 133 i morti causati dal trattore killer
Anche questo povero giovane rientra nella casistica di quelle morti sul lavoro difficili da classificare.
Buongiorno egr. sig. Soricelli,
RispondiEliminacome lei, ma da meno tempo, mi sto dedicando alle morti sul lavoro. Volevo solo sottolineare che forse sarebbe necessario fare una distinzione tra morti sul lavoro ed altre morti che probabilmente con il lavoro non hanno molto a che fare. Dispiace sempre che qualcuno perda la vita o rimanga infortunato in un tragico incidente ma le statistiche sono impersonali e possono servire a far si che la strage assuma dimensioni più ragionevoli. Il mio parere riguarda le morti dei pensionati e dei ragazzi che non sono al lavoro. Si rischia, altrimenti, di non focalizzare l'attenzione sul problema lavoro (rapporto datore di lavoro dipendente, rispetto delle norme, ecc.). Non tutti a mio parere nel momento in cui leggono le notizie riportate dal suo blog sono in grado di distinguere le morti sul lavoro da quelle che non lo sono. Oggi, proprio, leggevo della morte di un bambino di tre anni che è rimasto schiacciato dal trattore sul quale suo nonno gli stava facendo fare un giro. Quindi sarebbe opportuno distinguere tra la sicurezza in senso lato e la sicurezza sul lavoro. L'attenzione così dovrebbe essere posta sulle cause di radice che generano le morti per incidente (sicurezza nelle scuole, a casa, ecc.).
Le faccio i miei complimenti per l'ottimo contributo che fornisce alla causa della sicurezza sul lavoro in Italia per la quale le morti sono, purtroppo, solo la punta dell'iceberg.