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martedì 10 gennaio 2012
Marco Bazzoni per Articolo 21
di Marco Bazzoni*
Ieri è morto l'operaio peruviano di 46 anni, che il 30 Dicembre 2011 era rimasto schiacciato da un ascensore a Genova. Ne da notizia l'Ansa con un suo comunicato. Probabilmente quasi nessuno ne parlerà o molto probabilmente la notizia andrà a finire nelle brevi dei quotidiani e con 10 secondi nei tg. José Lanata era il suo nome. L'anno che si è appena concluso è stato drammatico per il mondo del lavoro, perchè nonostante la crisi (aziende in mobilità, che hanno chiuso, lavoratori in cassa integrazione), più di 1170 lavoratori (e non meno di mille come dice l'Inail) non hanno fatto più ritorno a casa. Questa è la stima dell'Osservatorio Indipendente di Bologna, diretto da Carlo Soricelli, un operaio in pensione, che fa un lavoro enorme di informazione e denuncia sul suo blog, dove sono enumerate tutte le morti sul lavoro che ci sono state nel 2011.
Ma non sarebbe corretto se io parlassi solo delle morti sul lavoro, va detto anche che ci sono stati tantissimi infortunati sul lavoro, tantissimi invalidi sul lavoro e migliaia di morti per malattie professionali.
L'Inail ci dirà che gli infortuni sul lavoro sono calati rispetto all'anno scorso, però si dimentica di dire una cosa importante (dicono sempre mezze verità), che a questi infortuni andrebbero inclusi gli almeno 200 mila infortuni non denunciati, perchè fatti passare come malattia o altro.
Un altra "morte bianca" titoleranno i pochi mezzi d'informazione che ne parleranno, quando di bianco non c'è un bel niente, se non il lenzuolo bianco che copre questi corpi.
Quasi fossero morti innocenti, pure, senza un responsabile, invece questi sono dei veri e propri omicidi sul lavoro!
In un paese civile, come si definisce ancora l'Italia, è ammissibile che nel 2012 ci siano ancora 1170 lavoratori che muoiono sul lavoro?
Io dico che è una vergogna, e mi domando: cosa si aspetta ancora ad intervenire per fermare queste stragi sul lavoro?
Caro Monti, ci hai riempito di tasse, ma di fare una legge che inserisca la sicurezza sul lavoro come materia di insegnamento nelle scuole, di ripristinare la legge per la sicurezza sul lavoro voluta dal Governo Prodi, di aumentare le pene per i processi per le morti sul lavoro, proprio non vuoi saperne, vero?
*Operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la
sicurezza-Firenze
bazzoni_m@tin.it
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