Dati aggiornati al 31 luglio 2025 Dall’inizio dell’anno sono morti 873 lavoratori, di cui 621 sui luoghi di lavoro (esclusi gli incidenti in itinere). Il ritmo delle morti è spaventoso: ogni 6 ore e pochi minuti un lavoratore perde la vita. Se si considerano solo i dati INAIL, che escludono migliaia di lavoratori non assicurati o assicurati con altri enti, le denunce (comprensive di itinere) al 30 maggio 2025 sono appena 389. Un’enorme sottostima della realtà.
Dati aggiornati al 31 luglio 2025 Dall’inizio dell’anno sono morti 873 lavoratori, di cui 621 sui luoghi di lavoro (esclusi gli incidenti in itinere). Il ritmo delle morti è spaventoso: ogni 6 ore e pochi minuti un lavoratore perde la vita. Se si considerano solo i dati INAIL, che escludono migliaia di lavoratori non assicurati o assicurati con altri enti, le denunce (comprensive di itinere) al 30 maggio 2025 sono appena 389. Un’enorme sottostima della realtà.
giovedì 2 febbraio 2012
No all'abolizione dell'Articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori che viete il licenziamento senza giusta causa o giustificato motivo
Non lo vogliano per poter espellere chi è malato seriamente. Non lo vogliono per poter licenziare con una scusa chi non è più capace di mantenere i ritmi imposti dall’azienda. Non permettiamo che un governo di banchieri e di grandi burocrati che non sanno neppure cosa vuol dire "fatica" di lavorare si permettono di sconvolgere la vita di persone che vivono con 1000 e poco più di euro al mese.
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