lunedì 5 marzo 2012

Un altro povero giovane operaio Matteo Armellini è morto nel montare un parco di un'artista famosa. E' morto ranieri Scampon in provincia di Udine

UDINE, 05 MARzo 2012 E' morto Ranieri Scampon un artigiano di 43 anni, cadendo dalla tettoia della sua azienda, nella localita' friulana di Lestizza.
Secondo una prima ricostruzione, Scampon stava procedendo insieme al fratello a riparare il tetto del capannone, danneggiato alcune settimane fa da un incendio quando, per cause ancora in corso di accertamento, è caduto al suolo da diversi metri d'altezza. Inutili i soccorsi prestati nel tentativo di rianimazione da parte degli operatori dell'elisoccorso 118 dell'Ospedale di Udine


REGGIO CALABRIA E' morto morto Matteo Armellini, un operaio di 31 anni, di Roma, e altri due sono rimasti feriti nel crollo del palco in allestimento che stasera avrebbe dovuto ospitare il concerto di Laura Pausini al Palacalafiore di Reggio Calabria. Armelini faceva parte dello staff che segue la cantante nel suo tour. Secondo una prima ricostruzione, intorno alle 2 di questa notte ( è incredibile che allestissero una struttura così delicata per la sicurezza in piena notte) un cedimento strutturale ha fatto crollare la struttura metallica che hanno travolto alcuni operai che stavano lavorando all'illuminazione. Armelini è stato travolto ed è morto sul colpo. Gli altri operai sono rimasti feriti ma non sono in pericolo di vita. Sono ancora da chiarire le cause del cedimento: se a cedere è stata la struttura del parco o il pavimento sottostante. Questa tragedia ricorda quella dello studente-lavoratore Francesco Pinna ucciso dal crollo del palco in allestimento per il concerto di Jovanotti a Trieste.
La morte di questo povero giovane ha colpito molto la stampa, le televisioni e il Web, ma purtroppo stiamo assistendo ad un'autentica carneficina, in solo 15 giorni sono morti solo sui LUOGHI DI LAVORO 25 lavoratori, se poi si aggiungono i lavoratori morti sulle strade e in itinere arriviamo superare i 50 morti in totale. Ma purtroppo la stragrande maggioranza di queste vittime non suscita tanto scalpore. E questo amareggia molto

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