giovedì 7 giugno 2012

TERREMOTO:Non andate a lavorare se è rischioso

facsimile di lettera da inviare al proprio datore di lavoro per richiedere l’applicazione degli obblighi relativi alla gestione delle emergenza, con particolare riferimento all’emergenza terremoto e alla verifica della solidità e della stabilità dei capannoni adibiti a luoghi di lavoro. Le lettere in realtà sono tre (ognuna esclude le altre): − una, a firma dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), che sarebbe preferibile; − una, a firma dei Rappresentanti Sindacali Unitari (RSU), se gli RLS non ne vogliono sapere di firmarla; − una, a firma di gruppi di lavoratori, se sia RLS che RSU non ci stanno a firmarla. Le tre lettere sono del tutto uguali, a parte la premessa dove viene specificato a che titolo avviene la richiesta e alcuni dei riferimenti normativi richiamati. Sarebbe preferibile la firma degli RLS, perché in questo caso loro hanno maggiori diritti (ai sensi dell’articolo 50 del D.Lgs.81/80) ad accedere a tutta la documentazione aziendale. Negli altri casi (RSU o gruppi di lavoratori), ho potuto fare riferimento solo agli obblighi relativi a informazione e formazione (articoli 36 e 37 del Decreto). Sarebbe comunque sacrosanto dovere che la lettera venga inviata dagli RLS, che ricordo devono, su specifico mandato dei lavoratori, farsi carico della sicurezza dei lavoratori stessi nei confronti dei datori di lavoro. Ricordo che, per le aziende per le quali non è stato nominato l’RLS, le stesse attribuzioni (quelle previste dall’articolo 50) possono (devono) essere esercitate dai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriali (RLST), i cui nominativi potete trovare presso le Organizzazioni Sindacali. La lettera va inviata tramite Raccomandata con Ricevuta di Ritorno (è l’unico modo per attestare che è stata inviata e ricevuta) al datore di lavoro (il titolare del rapporto di lavoro investito degli obblighi richiamati) e per conoscenza al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP). In caso di sedi centrali e strutture decentrate (unità produttiva), la lettera va inviata al datore di lavoro della ditta presso la sede centrale e al dirigente dell’unità produttiva presso la sede distaccata e, sempre e per conoscenza, al RSPP. Siete poi liberi di inviare la lettera per conoscenza anche agli Organi di vigilanza locali (ASL Servizio di prevenzione sui luoghi di lavoro e Comando provinciale dei Vigili del Fuoco), alla Procura della Repubblica locale (il mancato adempimento degli obblighi richiamati nella lettera costituisce di per sé un reato), Sindaco, giornali, ecc. La lettera è relativa alle località interessate dagli ultimi tragici eventi sismici. Tenendo conto però che ormai le mappe sismiche sono in corsi di continuo aggiornamento e che comunque l’eventualità di un terremoto non può essere esclusa a priori in qualunque area geografica e che gli obblighi richiamati sono sempre e comunque validi, la lettera stessa può essere inviata anche a datori di lavoro di aziende non interessate da terremoti, modificando ovviamente la premessa. Per ulteriori chiarimenti non esitate a contattarmi. Con preghiera di massima diffusione. Marco Spezia sp-mail@libero.it

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