Dall’inizio del 2025, ogni 6 ore e qualche minuto muore un lavoratore.
al 14 ottobre i morti del 2025, sono stati complessivamente 1184 lavoratori (parziale), di cui 818 sui luoghi di lavoro (senza itinere e altre Assicurazioni e nero).
Dall’inizio del 2025, ogni 6 ore e qualche minuto muore un lavoratore.
al 14 ottobre i morti del 2025, sono stati complessivamente 1184 lavoratori (parziale), di cui 818 sui luoghi di lavoro (senza itinere e altre Assicurazioni e nero).
lunedì 1 ottobre 2012
Morti sui LUOGHI DI LAVORO nei primi 9 mesi del 2012
Cartine regionali e provinciali delle morti sul lavoro nei primi 9 mesi del 2012. Non sono aggiunti sulle cartine le morti in itinere, sulle strade e autostrade.
quello che è piuttosto interessante è verificare, e spero di aver tempo per farlo (se viene una mano su dove cercare i dati, grazie) è l'incidenza delle morti sul lavoro sulle ore lavorate. Voglio verificare l'ipotesi se, i fermi produttivi e il contenimento dei costi, hanno fatto alzare l'incidenza delle morti sulle ore lavorate rispetto agli anni addietro. Se avete un data base pubblico, vi prego di metterci a parte all'indirizzo mail, così che noi si possa fare due conticini grazie
Che ci sia un nesso tra l'aumento delle morti sul lavoro rispetto alle ore lavorate è evidente. A morire sono soprattutto lavoratori di aziende piccole e piccolissime, dove non esiste il sindacato e le ore lavorate sono tantissime. molte morti sono nelle ore serali (dopo le 17, al sabato e anche la domenica...il data base l'abbiamo, ma non è possibile rendere pubblico. Ci sono molti che speculano anche su queste informazioni e le "vendono" come proprie. carlo Soricelli
i nessi causali si evidenziano, supporli o ipotizzarli è solo opinione. Se avete i dati, allora pubblicateli, con la disgrezazione su piccola e media impresa e grande industria. C'è poco da speculare: il vostro lavoro è ottimo e indispensabile per capire se, con la sicurezza, si riesce anche a far crescere le imprese, poichè maggiore sicurezza significa anche investimenti tecnologici e risparmio energetico e di risorse... oltre che di morti (che sono un costo, come piace intenderli agli economisti!, sanitario e sociale e delle casse pubbliche. Se non cominciamo a diradare il "non è possibile" si fa solo un servizio necrologico ma non scientifico. Se lavorare di notte, in straordinario, senza riposo significa esporsi al maggior rischio di invalidità e di morte sul lavoro... allora si fanno 2 conti e si vede cosa conviene: se produttività o salute o vita. Grazie per la replica, comunque
quello che è piuttosto interessante è verificare, e spero di aver tempo per farlo (se viene una mano su dove cercare i dati, grazie) è l'incidenza delle morti sul lavoro sulle ore lavorate. Voglio verificare l'ipotesi se, i fermi produttivi e il contenimento dei costi, hanno fatto alzare l'incidenza delle morti sulle ore lavorate rispetto agli anni addietro.
RispondiEliminaSe avete un data base pubblico, vi prego di metterci a parte all'indirizzo mail, così che noi si possa fare due conticini
grazie
Che ci sia un nesso tra l'aumento delle morti sul lavoro rispetto alle ore lavorate è evidente. A morire sono soprattutto lavoratori di aziende piccole e piccolissime, dove non esiste il sindacato e le ore lavorate sono tantissime. molte morti sono nelle ore serali (dopo le 17, al sabato e anche la domenica...il data base l'abbiamo, ma non è possibile rendere pubblico. Ci sono molti che speculano anche su queste informazioni e le "vendono" come proprie. carlo Soricelli
RispondiEliminai nessi causali si evidenziano, supporli o ipotizzarli è solo opinione. Se avete i dati, allora pubblicateli, con la disgrezazione su piccola e media impresa e grande industria. C'è poco da speculare: il vostro lavoro è ottimo e indispensabile per capire se, con la sicurezza, si riesce anche a far crescere le imprese, poichè maggiore sicurezza significa anche investimenti tecnologici e risparmio energetico e di risorse... oltre che di morti (che sono un costo, come piace intenderli agli economisti!, sanitario e sociale e delle casse pubbliche. Se non cominciamo a diradare il "non è possibile" si fa solo un servizio necrologico ma non scientifico. Se lavorare di notte, in straordinario, senza riposo significa esporsi al maggior rischio di invalidità e di morte sul lavoro... allora si fanno 2 conti e si vede cosa conviene: se produttività o salute o vita. Grazie per la replica, comunque
RispondiElimina