Come curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti per infortuni sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.com, che vorrei ricordare alla politica locale bolognese e alle Istituzioni Regionali emiliane, che sono gli unici che ignorano l'importanza che ha assunto a livello nazionale questo osservatorio per gli italiani che cercano notizie in tempo reale su questo triste e incivile fenomeno. Io personalmente e l'Osservatorio formato solo da volontari, è primo in Italia nel Web per anzianità e numero di contatti (oltre 700.000), siamo molto contenti della ricandidatura del senatore Paolo Nerozzi per le prossime elezioni politiche. La CGIL, (a cui sono iscritto) e il Segretario CGIL Gruppi hanno fatto un'ottima scelta di ricandidarlo. In questi 5 anni di monitoraggio delle vittime e delle continue denunce per la sottovalutazione del fenomeno, abbiamo trovato nel Senatore Paolo Nerozzi, Vice presidente della Commissione Morti sul Lavoro, un ottimo interlocutore che ha aiutato l'Osservatorio con una continua collaborazione per chiarire molti aspetti e situazioni, soprattutto sul numero di morti, che le statistiche ufficiali sottovalutano tutti gli anni per il monitoraggio parziale che fanno delle vittime. Ciò fa avere una visione distorta ai cittadini sull'entità di queste tragedie che vorrei ricordare sono in triplo della Germania, nonostante quel paese abbia 20 milioni d’abitanti in più e che sia molto più industrializzato. Ciò fa sottovalutare il fenomeno che andrebbe affrontato con la massima fermezza. Alla CGIL, una forza democratica importantissima rimprovero però di non scendere in campo massicciamente e con la forza di cui è disponibile, per portare in parlamento le sue donne e i suoi uomini migliori e le lavoratrici e i lavoratori più preparati. Anche a leggere i giornali di oggi risulta evidente che le proposte complessive dei partiti (SEL e PD) e le auto candidature in quei partiti, che purtroppo la situazione complessiva nella prossima legislatura sarà simile all'attuale. Che il mondo del lavoro non sarà praticamente rappresentato. Su 945 eletti in parlamento in questa legislatura ci sono solo 4 operai, alcuni sindacalisti e 27 impiegati. Praticamente il mondo del lavoro dipendente, i precari, i disoccupati, gli studenti e pensionanti non avranno nessuna rappresentanza diretta. Un parlamento di
CLASSE E questo è una vergogna. Ed è per questo che abbiamo creato un comitato di cittadini contro questa autentica anomalia democratica. Non vogliano un parlamento che non rappresenta decine di milioni di lavoratori. Certo che se quello che si sta delineando sarà confermato ci sarà, anche con il nostro appoggio un'annullamento in massa delle schede elettorali.Carlo Soricelli
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