Brescia 21 gennaio 2013 e' morto un operaio di 54 anni a Adro schiacciato da un muletto. Il personale medico del 118 è subito intervenuto, ma non c'è stato nulla da fare. I sanitari hanno soltanto potuto constatare la morte.Non si conosce ancora l'identità della vittima. Purtroppo è già il secondo morto nella provincia di Brescia in pochi giorni e come gli anno passati questa provincia è sempre ai vertici di questa triste classifica.
Varese E' morto Palmo Costanzo un operaio calabrese di 55 anni colpito da un masso, nel cantiere dell'autostrada Pedemontana a Lozza. Costanzo era al lavoro in una galleria insieme ad altri operai, quando dalla galleria si è staccato un masso che lo ha colpito alla testa, è stato trasportato dal personale del 118 all'ospedale di Varese, dove è morto per le ferite gravi riportate alla testa.
Al momento della tragedia stava lavorando diversi colleghi, tutti impegnati nelle operazioni di stabilizzazione del tunnel: quando si è staccata uan parte di parete nonostante la rete di protezione.
Dell'accaduto è stata informata la Procura, mentre sul posto per i primi sopralluoghi sono arrivati i carabinieri e gli ispettori dell'Asl per verificare il rispetto delle norme antinfortunistiche nei cantieri edili. cantiere: l'impegno su questo tema deve essere assolutamente prioritario".
Mentre imprenditori affaristi,banchieri e politici corrotti sono impegnati a dare l’assalto finale alla diligenza (l’Italia) un altro lavoratore,Palmo Costanzo, minatore della comunità calabrese, amico di Pietro Mirabelli’ è morto stamattina in una grande opera in corso in provincia di Varese:la Pedemontana.
Un masso si è staccato dalla volta durante l’operazione di centinatura e lo ha schiacciato: è morto poco dopo il ricovero all’Ospedale di Varese.
La dinamica è molto simile a quella che uccise il nostro Pietro Mirabelli. Ancora un omicidio (senza aggettivi) di un lavoratore sull’altare del profitto.
Palmo Costanzo aveva lavorato come minatore alla Galleria del Carlone a Vaglia (FI) nella squadra di Pietro Mirabelli. Era zio del giovane Pasqualino Costanzo che perse la vita proprio nella galleria di Vaglia a soli 23 anni nel gennaio del 2000.
Il profitto e gli affari al primo posto…e la sicurezza dei lavoratori all’ultimo!
Anche la dinamica di questo infortunio, come già era stata quella di Pietro nel cantiere svizzero di Sigirino (Canton Ticino) sembra evidenziare l’accettazione del rischio per evitare i cosiddetti tempi morti.L’operazione di disgaggio che deve necessariamente seguire lo scavo e che precede il consolidamento della galleria, se non viene compiuto con la massima precisione e senza fretta con il martellone demolitore può determinare il distacco di massi dal fronte o dalla volta.
Cercheremo di fornire nei prossimi giorni notizie più precise. Medicina Democratica si unisce al cordoglio della famiglia e degli amici tra i quali l’Associazione Minatori di Pagliarelle.
Intanto dal perito elvetico che il 30 novembre doveva consegnare la relazione conclusiva per l’omicidio sul lavoro di Pietro Mirabelli al Procuratore di Lugano nulla trapela. Probabile che abbia chiesto un ulteriore proroga.
Gino Carpentiero – sezione Pietro Mirabelli di Medicina Democratica
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