mercoledì 1 maggio 2013

Marco Bazzoni, un vero paladino dei lavoratori ci ha inviato questa mail piena d'indignazione che volentieri pubblichiamo

Qualcuno ne vuole parlare di questa vergogna? O quantomeno la politica e sindacati vogliono fare qualcosa perchè si sblocchi questa situazione che definire VERGOGNOSA è poco??? Una vedova ed un figlio invalido, che devono campare con 290 euro al mese, di pensione di invalidità del figlio, che per la morte del padre non ha visto un euro. Saluti. Marco Bazzoni-Operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza-Firenze Il marito è morto a causa di un incidente sul lavoro nel 1992. Da 21 anni la vedova e il figlio attendono un risarcimento danni nonostante una sentenza passata in giudicato. Questa mattina Giuseppina Cardinale e il figlio Salvatore La Corte hanno manifestato davanti l’agenzia nazionale dei beni confiscati in via Vannantò, per chiedere giustizia. Giuseppe La Corte è morto per un infortunio sul lavoro avvenuto nel cantiere della Co.Gi srl. “Società – spiega l’avvocato Irene Carta Cerrella – che apparteneva a Vincenzo Piazza il cui patrimonio è stato definitivamente confiscato nel 2010 . La società era stata condannata da una sentenza, passata in giudicato nel 2010, a risarcire 500 mila euro alla famiglia dell’operaio. “Era arrivata anche una proposta transattiva per 150 mila euro nel luglio del 2011, – aggiunge l’avvocato – proveniente dall’amministrazione giudiziaria con invito a comunicare le coordinate bancarie. Nonostante i soldi messi da parte dal curatore fallimentare la moglie e il figlio non hanno ricevuto alcunché”. Oggi a Roma si riunirà la commissione per decidere se approvare o meno la proposta transattiva.

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