Genova 7 maggio 2013 Sono 7 i lavoratori trovati morti ma il bilancio finale delle vittime sarà di 9 con i due dispersi che si dispera siano ancora vivi. La nave "Jolly Nero", gigante lungo 240 metri era partita per Napoli e l'Africa stava uscendo dal porto. secondo una prima ricostruzione della tragedia uno dei motori portacontainer si è bloccato costringendo la nave a dirigersi verso terra e ha poi urtato contro la torre di controllo alta 54 metri che si è sbriciolata nell'impatto, colpite dalla nave anche due palazzine.
Il bilancio, parla di 7 morti e due dispersi due militari della Capitaneria di porto ed un pilota, quattro feriti, di cui 2 non in pericolo di vita, ma ci sono ancora 3 dispersi. Identificate tutte le sette vittime e si conosce anche l'identità dei due dispersi: sono il sottufficiale Davide Morella, 33 anni, di Bisceglie, militare della Capitaneria di porto di Genova; di Livorno, del corpo piloti di Genova; Daniele Fratantonio, guardia costiera di 30 anni, di Rapallo; Marco Di Condusso di 35 anni, Sergio Basso di 50 anni e Giuseppe Tusa di 30, Maurizio Potenza, 50 anni del porto di Genova; Michele Robazza, 31 anni. I due dispersi sono Gianni Jacoviello di 35 anni e Francesco Cetrola.
La procura di Genova ha aperto un'inchiesta sull'incidente. La nave è stata posta sotto sequestro e il comandante viene ora interrogato dal magistrato di turno, Walter Cutugno che si è recato in porto per raccogliere le prime informazioni. Il sindaco Marco Doria, raggiunto il porto, ha annunciato che nel giorno dei funerali delle vittime proclamerà il lutto cittadino.
Una tragedia veramente incredibile questa, con la tecnologia che abbiamo ci sono ancora queste "mostruosità" come queste, dove una nave gigantesca va ad urtare contro la torre di controllo del porte che si è sbriciolata, coinvolgendo nell'impatto anche due palazzine, e questo in uno dei porti più moderni e grandi del mediterraneo. Ma la sicurezza dei lavoratori in Italia interessa poco, non solo in questo comparto, ma in tutte le categorie. la nostra classe dirigente e la politica ha altro da pensare...come spartirsi le poltrone. Ogni anno i morti sul lavoro sono tantissimi e il nostro paese ha più del doppio dei morti sul lavoro di qualsiasi paese europeo paragonabile all'Italia per abitanti e livello d'industrializzazione.
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