sabato 13 settembre 2014

Mail aperta Michele Serra

Un orso ucciso merita più attenzione che la morte di centinaia di lavoratori che muoiono per infortuni sul lavoro... di Carlo Soricelli Egr. Sig Michele Serra commovente quello che ha scritto per l’orsa uccisa su Repubblica di oggi, ma forse se un po’ di commozione lei e tutti quei politici ridicoli che hanno fatto una cagnara tremenda per questo fatto di cronaca, la metteste per i lavoratori che muoiono numerosissimi, e come non mai da quando il suo “amato” Renzi è al governo del paese, forse sarebbe meglio. Il giorno 28 febbraio come curatore dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro ho mandato a Renzi, Poletti e Martina una mail spiegando loro che in base ai dati e alle statistiche raccolte nel corso degli anni, entro pochi giorni sarebbe ricominciata la strage di agricoltori schiacciati dal trattore. Ma siccome voi casta (ne fa parte anche lei a pieno titolo) di chi lavoro poco interessa, non è stato fatto niente (anche lei riceve di continuo le mie mail su queste tragedie). Per questi agricoltori schiacciati dal trattore. No selfie, no cinquettii, no un secchio d’acqua in testa o un gelato mangiato. Bastava fare una campagna informativa sulla pericolosità del mezzo e non tenere impegnato il parlamento per mesi, non per puttanate come un’assurda modifica del senato, ma in cose serie quali incentivare la protezione delle cabine. Da quel giorno di agricoltori schiacciati dal trattore ne sono morti 114 e 124 dall’inizio dell’anno. Forse se recuperate un po’ di umanità e vi ricominciaste ad occupare di cosa serie sarebbe meglio. E questo riguarda politici, giornalisti, industriali, sindacalisti, dirigenti dello Stato ecc. E preciso che io con le mie opere di pittura e scultura mi occupavo di ecologia quando lei si divertiva a Bologna con Cuore. Quindi grande dispiacere per l’orsa uccisa, ma credo che anche i lavoratori che muoiono sul lavoro meritano un po’ d’attenzione. Per piacere, anzi la prego, si occupi finalmente della vita di chi lavora. Carlo Soricelli curatore dell’osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro Tra il 10 e 11 settembre sono morti sui luoghi di lavoro altri 8 lavoratori, dall’inizio dell’anno 450 sui luoghi di lavoro e oltre 900 se si aggiungono i morti sulle strade e in itinere. La gara si sta facendo avvincente per il primato sulle morti sul lavoro nelle regioni e province italiane. E’ la Lombardia con 48 morti che detiene il primato e ormai sembra irraggiungibile dalle altre regioni. Il suo vantaggio è anche dovuto al numero di abitanti che è il doppio di qualsiasi altra regione italiana. Ma è l’Emilia Romagna con 39 morti orgogliosamente prima con il Veneto in rapporto al numero di abitanti. l’unico parametro valido per queste statistiche. Ma seguono con un breve distacco il Piemonte con 37 e il Lazio con 36. Se poi guardiamo le singole province è in questo momento Torino e Roma con 15 morti, Ma è la provincia piemontese, dimenticandosi della tragedia della ThysssenKrupp dove morirono 7 operai nel 2007 e che ha tra i deputati un sopravvissuto di quella tragedia che ha ripreso spedita la testa della classifica assieme a Roma che quest’anno sembra voglia competere per la prima posizione, seguono Bolzano che anche quest’anno è ai vertici con 12 morti, inseguono Bari con 11 e Cuneo, Verona e Palermo con 10. Salerno con 9 morti sembra ormai tagliata fuori per le prime posizioni. Una gara avvincente anche per merito di questo governo che si occupa di tutto, ma non della vita di chi lavora. A Renzi Poletti e Martina va un particolare riconoscimento, avvertiti il 28 febbraio dell’imminente strage di agricoltori schiacciati dal trattore dall'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro che sarebbe ricominciata a breve non hanno trovato il tempo di fare un selfie, un cinquettio e neppure di mangiare un gelato o di tirarsi addosso un secchio d’acqua gelata per sensibilizzare queste categorie e fare qualche "leggina" in parlamento. Da quel giorno sono morti 124 agricoltori schiacciati dal trattore. Gli italiani che conservano ancora un po’ di umanità li ringraziano. Di sicuro sono loro a vincere la gara della vacuità e insensibilità per chi lavora.

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