25 DICEMBRE 2014. Orwell è tra di noi
Si sta concludendo l'anno orribile dei lavoratori. Tutti i diritti sono stati tolti e le morti sui luoghi di lavoro hanno superato addirittura quelle del 20008. Erano 637 quell'anno e siamo a 640 in questo triste giorno di Natale 2014. Sei anni di monitoraggio reale sulla vera entità del fenomeno, senza condizionamenti di sorta, hanno messo in luce che purtroppo i morti sul lavoro addirittura crescono e non calano come ci viene propinato ogni anno con toni trionfalistici da chi ci governa. Una vergogna vedere che se un cittadino "normale" mette a disposizione della collettività con lavoro volontario il suo tempo trova non solo indifferenza ma addirittura ostilità da parte di chi ci amministra a tutti i livelli e questo perchè sanno che devono vergognarsi della loro indifferenza e della distanza che hanno con i "sudditi" che governano. L' andamento occultato di queste tragedie mette in luce anche che chi lavora non ha nessuna rappresentanza in Parlamento e nelle Amministrazioni ed è per questo prioritario che si trovino nuove forme di rappresentanza per le decine di milioni di lavoratori e di pensionati, che vedono i loro diritti ogni giorno calpestati da lobby che controllano le istituzioni ad ogni livello e che lavorano esclusivamente per i propri interessi, che sono alternativi a quelli dei salariati, dei pensionati. Il Job Act porterà ulteriori sofferenze per chi lavora: Il contratto a lavori crescenti non è altro che una nuova forma di capolarato che toglie tutti i diritti, sia sindacali che economici. Il famigerato lavoro atempo indeterminato a tutele crescenti non è altro che questo: un lavoro precario per tutti che dura trentasei mesi e nel quale si può essere licenziati ogni 4 mesi e se licenziati ingiustamenti si avrà come indenizzo solo un pò di denaro in più. IL RICATTO ENTRA A PIEDI PARI NEI LUOGHI DI LAVORO. Sono i soldi di giuda che tanti sindacalisti e persone che si dichiarano di sinistra hanno "virtualmente" intascato appoggiando questo scempio dei diritti. Un intreccio perverso d'interessi hanno portato a questo per distruggere, oltre che economicamente anche nei diritti chi lavora. Una disinformazione mediatica fa passare anche questo come un avanzamento dei diritti. Orwell come avevo prenosticato già oltre vent'anni fa è tra di noi e controlla la nostra "democrazia". Nel frattempo si continua a morire anche in questi giorni di lavoro. Sono morti in Lomabrdia, in Calabria e in veneto e anche i tanti criminalizzati stranieri pagano un prezzo elevatissimo di sangue. In questi due gioni sono morti un senegalese e un marocchino.
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