Paolo anni
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Non si conosce l’identità 61
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Giustino 61
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Non si conosce l'identità
Pier Franco 61 |
Non si conosce l’identità 62
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Paolo 62
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Domenico 62
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Remigio 63
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Pier Giuseppe 63
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Clementino 64
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Giuseppe 65
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Americo 65
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A.F 65
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Non si conosce l’identità 65
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Riccardo 65
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Eugenio 65
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Giuseppe 65
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Non si conosce l’identità 67
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Tiziano 67
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Non si conosce l’identità 67
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Rocco 68
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Renato 69
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Franco 69
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Non si conosce l’identità
69
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Silvano 70
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Giorgio 71
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Oscar 72
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Bruno B72
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Felice 73
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Giuseppe 74
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Luigi 74
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Gabriele 74
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Guseppe Mancini 75
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Tullio 75
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Non si conosce l’identità
75
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Francesco 75
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Non si conosce l’identità 76
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Vincenzo 77
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Francesco 77
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Vincenzo 77
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Vittorio 77
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Non si conosce l’identità 77
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Piero 78
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Non si conosce l’identità 78
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Mario 79
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Basilio 79
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paolo 80
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Antonio 80
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Teresa 80
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Michele 81
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Angelo 82
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Agostino 82
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GM 82
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Antonio 84
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Angelo 85
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Dati aggiornati al 31 luglio 2025 Dall’inizio dell’anno sono morti 873 lavoratori, di cui 621 sui luoghi di lavoro (esclusi gli incidenti in itinere). Il ritmo delle morti è spaventoso: ogni 6 ore e pochi minuti un lavoratore perde la vita. Se si considerano solo i dati INAIL, che escludono migliaia di lavoratori non assicurati o assicurati con altri enti, le denunce (comprensive di itinere) al 30 maggio 2025 sono appena 389. Un’enorme sottostima della realtà.
Dati aggiornati al 31 luglio 2025 Dall’inizio dell’anno sono morti 873 lavoratori, di cui 621 sui luoghi di lavoro (esclusi gli incidenti in itinere). Il ritmo delle morti è spaventoso: ogni 6 ore e pochi minuti un lavoratore perde la vita. Se si considerano solo i dati INAIL, che escludono migliaia di lavoratori non assicurati o assicurati con altri enti, le denunce (comprensive di itinere) al 30 maggio 2025 sono appena 389. Un’enorme sottostima della realtà.
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