Tredici morti sui LUOGHI DI LAVORO negli ultimi due giorni. Questa mattina sono tornato a Bologna dopo aver passato due giorni di ferie in un luogo dell’Appennino Bolognese dove Internet non prende. Si rimane stupiti nel vedere che nelle ultime quarantotto ore sono morti 13 lavoratori, in un’Italia unita solo da queste tragedie che non risparmiano nessuna provincia italiana. Ormai non serve a niente richiamare ogni volta la politica all’assunzione delle proprie responsabilità. Che il Parlamento faccia finalmwnte leggi per incrementare la Sicurezza invece di distruggerla come hanno fatto i vari governi che si sono succeduti nel corso di questi ultimi anni con la scusa della burocrazia che appesantisce le imprese. Controlli praticamente inesistenti, campagne informative assenti, per esempio sulla pericolosità dei trattori che vede ogni anno più di cento guidatori schiacciati sotto questi mezzi. Anche quest’anno ne sono già morto ottantacinque. Ma la vita di chi lavora non conta niente. I lavoratori trattati come “utili idioti”: ci si ricorda di loro solo quando ci sono le elezioni. Praticamente in parlamento non ci sono rappresentanti di lavoratori dipendenti, operai, impiegati, tecnici, artigiani "difesi" nei loro interessi da avvocati, medici, faccendieri, professionisti della politica ecc Ssono stanco d’accusare genericamente la politica di questo massacro d’innocenti. Io credo che ogni rappresentante del popolo, di qualsiasi partito, deve avere come priorità la salvaguardia della vita di chi lavoro e impegnarsi in questo. Se non lo fa è complice di questa strage. Da parte loro c'è solo indifferenza e lacrime di squali quando ci sono morti che colpiscono l'opinione pubblica. Nessuno che siede in parlamento e nelle istituzioni merita il voto di chi lavora. Neppure chi è al vertice della Camera dei Deputati. I tredici morti per infortuni di questi giorni. In provincia di Brescia è morto a 50 anni Giovanni Paolo Sanzone morto schiacciato da un macchinario in un’industria bresciana. In provincia di Avellino è morto nell’edilizia Nicola Antonio Di Leo di 46 anni rimasto sepolto da un cumulo di macerie. In provincia di Caltanisetta è morto a 42 anni Giuseppe Saporito caduto da un traliccio. In provincia di Trapani è morto l’agricoltore Franco Messina di 60 anni, morto fulminato mentre cercava di riparare un motore. In provincia di Foggia è morto l’autotrasportatore Giuseppe Pellicciotti. In provincia di Pordenone è morto Giordano Petrucci di soli 40 anni, anche Petrucci è morto schiacciato da un macchinario. In provincia di Torino è morto a 84 anni schiacciato da un taglia erba Bruno Forneris. In provincia di Salerno è morto Luigi Esposito .era caduto dal tetto di un capannone il 25 luglio scorso. In provincia di Palermo è morto Gioacchino Profeta schiacciato da una lastra di marmo. In provincia di Chieti è morto Luciano Lezzi imprenditore edile di 70 anni. In provincia di Vicenza è morto l’autotrasportatore Francesco Cangiani di 47 anni cadendo in un burrone. In provincia di Alessandria è morto un agricoltore di cui non conosciamo l’identità cadendo da l trattore. Infine sull’A4 è morto Vincenzo Cadauro che si è scontrato col mezzo con un altro TIR.
Cari visitatori, il regista Gianluca Marcon girerà un film documentario sull'Osservatorio e la sua attività che ormai conclude 17 anni di monitoraggio e ovviamente su di me come artista sociale da oltre 50 anni Stiamo raccoglendo fondi dal basso (Crowdfunding) per non avere condizionamenti, se vuoi dare una mano alla realizzazione del progetto e dare anche un piccolo contributo vai al link https://sostieni.link/36551 se sei al computer inquadra e clicca sul qrcode col cell. e vai al link
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venerdì 12 agosto 2016
Due giorni di vacanza in agosto e al ritorno registriamo 13 lavoratori morti sui luoghi di lavoro
Tredici morti sui LUOGHI DI LAVORO negli ultimi due giorni. Questa mattina sono tornato a Bologna dopo aver passato due giorni di ferie in un luogo dell’Appennino Bolognese dove Internet non prende. Si rimane stupiti nel vedere che nelle ultime quarantotto ore sono morti 13 lavoratori, in un’Italia unita solo da queste tragedie che non risparmiano nessuna provincia italiana. Ormai non serve a niente richiamare ogni volta la politica all’assunzione delle proprie responsabilità. Che il Parlamento faccia finalmwnte leggi per incrementare la Sicurezza invece di distruggerla come hanno fatto i vari governi che si sono succeduti nel corso di questi ultimi anni con la scusa della burocrazia che appesantisce le imprese. Controlli praticamente inesistenti, campagne informative assenti, per esempio sulla pericolosità dei trattori che vede ogni anno più di cento guidatori schiacciati sotto questi mezzi. Anche quest’anno ne sono già morto ottantacinque. Ma la vita di chi lavora non conta niente. I lavoratori trattati come “utili idioti”: ci si ricorda di loro solo quando ci sono le elezioni. Praticamente in parlamento non ci sono rappresentanti di lavoratori dipendenti, operai, impiegati, tecnici, artigiani "difesi" nei loro interessi da avvocati, medici, faccendieri, professionisti della politica ecc Ssono stanco d’accusare genericamente la politica di questo massacro d’innocenti. Io credo che ogni rappresentante del popolo, di qualsiasi partito, deve avere come priorità la salvaguardia della vita di chi lavoro e impegnarsi in questo. Se non lo fa è complice di questa strage. Da parte loro c'è solo indifferenza e lacrime di squali quando ci sono morti che colpiscono l'opinione pubblica. Nessuno che siede in parlamento e nelle istituzioni merita il voto di chi lavora. Neppure chi è al vertice della Camera dei Deputati. I tredici morti per infortuni di questi giorni. In provincia di Brescia è morto a 50 anni Giovanni Paolo Sanzone morto schiacciato da un macchinario in un’industria bresciana. In provincia di Avellino è morto nell’edilizia Nicola Antonio Di Leo di 46 anni rimasto sepolto da un cumulo di macerie. In provincia di Caltanisetta è morto a 42 anni Giuseppe Saporito caduto da un traliccio. In provincia di Trapani è morto l’agricoltore Franco Messina di 60 anni, morto fulminato mentre cercava di riparare un motore. In provincia di Foggia è morto l’autotrasportatore Giuseppe Pellicciotti. In provincia di Pordenone è morto Giordano Petrucci di soli 40 anni, anche Petrucci è morto schiacciato da un macchinario. In provincia di Torino è morto a 84 anni schiacciato da un taglia erba Bruno Forneris. In provincia di Salerno è morto Luigi Esposito .era caduto dal tetto di un capannone il 25 luglio scorso. In provincia di Palermo è morto Gioacchino Profeta schiacciato da una lastra di marmo. In provincia di Chieti è morto Luciano Lezzi imprenditore edile di 70 anni. In provincia di Vicenza è morto l’autotrasportatore Francesco Cangiani di 47 anni cadendo in un burrone. In provincia di Alessandria è morto un agricoltore di cui non conosciamo l’identità cadendo da l trattore. Infine sull’A4 è morto Vincenzo Cadauro che si è scontrato col mezzo con un altro TIR.
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