venerdì 19 agosto 2016

Tutto sbagliato, tutto da rifare sulle morti per infortuni sul lavoro

Con i sei morti sui luoghi di lavoro in questi ultimi  tre giorni raggiungiamo l'incredibile numero di 37 morti in agosto. A questi occorre aggiungerne almeno altrettanti che muoiono sulle strade e in itinere, che normalmente sono intorno al 110% rispetto ai morti sui luoghi di lavoro.  E' tutto sbagliato, è tutto da rifare se si vuole affronatre seriamente i problemi inerenti alle morti sul lavoro. Ma dubito, questo Parlameto di eletti dai partiti è insensibile su queste tragedie. Le ingenti risorse dello Stato, e parliamo di centinaia di milioni di euro ogni anno sono spese male e mai arrivano a scalfire il numero di morti che ogni anno superano l'incredibile numero di mille morti. Potenziamo i controlli, facciamo rispettare le normative inerenti la Sicurezza, facendo campagne informative forti e dirette verso chi non lavora nelle  grandi industrie, non solo farebbe risparmiare una montagna di soldi allo Stato, ma aumenterebbe di molto il numero di occupati. Ma purtroppo con chi ci governa e con chi sta in Parlamento è impossibile avere un dialogo, un confronto serio con chi si occupa con un lavoro volontario, ormai da dieci anni per sensibilizzare su queste tragedie che portano il lutto a in oltre mille famiglie ogni anno. Mai sono calati i morti per infortuni sui luoghi di lavoro da quando il 1° gennaio 2008 ho cominciato a monitorare queste vittime d'infortuni mortali, e questo se si prendono in considerazione TUTTE le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL Il Governo non ne parla, i parlamentari non ne parlano se non in modo stumentale, i media se ne occupano solo quando ci sono casi eclatanti, mentre la "moria" di persone VERE è giornaliera. Ma dall'alto del loro disprezzo per chi lavora, mai si abbasseranno a dialogare con chi sogna solo di vedere finalmente calare lo spaventoso numero di morti sul lavoro che ogni anno c'è in Italia. Carlo Soricelli













 

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