lunedì 16 gennaio 2017

Impressionante, tre morti sui luoghi di lavoro anche questa mattina: nelle province di Venezia, Napoli e Brindisi. Putroppo i morti sui luoghi di lavoro di ieri 16 gennaio sono diventati 5

Mentre la politica continua a fare giochini e se ne frega della vita di chi lavoro, come è stato fatto in questi ultimi anni, i lavoratori continuano a morire sui posti di lavoro non sindacalizzati e dove non c'è un rappresentante della Sicurezza. Renzi strizza l'occhio a Berlusconi e Berlusconi fa altrettanto con Renzi. Intanto chi lavoro continua a morire in un silenzio assordante per gli italiani che a migliaia visitano questo Osservatorio. Tre morti sul lavoro questa mattina a Napoli, Venezia e Brindisi. Avevo appena postato che a breve inizierà la strage di agricoltori schiacciati dal trattore che apprendo di questa strage silenziosa di anche tanti altri lavoratori. A Venezia, in una piscina è morto un operaio per lo scoppio di una bombola. altri cinque suoi compagni di lavoro sono stati feriti; tre in modo grave. In provincia di Brindisi a perdere la vita un povero giovane di 24 anni, Francesco Leo che è rimasto schiacciato da una pressa che compatta i rifiuti. In provincia di Venezia è morto Andrea Delin un 40enne  cadendo da una scaffalatura. I sindacati comincino a occuparsi direttamente di politica, trovi il modo di unirsi nel fermare questa strage che ai politici di professione poco importa. Dove sono presenti le morti sono quasi inesistenti



16 gennaio 2017 La calma prima della strage. Tra circa un mese ricomincerà una strage della quale tutti si dimenticano.  Lancio l’appello a tutte le persone di buona volontà: salviamo la vita ai nostri agricoltori che muoiono numerosissimi schiacciati dal trattore. Una strage provocata dall’indifferenza.
Ogni anno muoiono un numero spaventoso gli agricoltori schiacciati dal trattore. Sono stati 156 nel 2014, 136 nel 2015 e 141 nel 2016. Un morto su cinque sui LUOGHI DI LAVORO ogni anno muore per infortunio sul lavoro in modo atroce a causa di questo mezzo. Un mezzo spesso obsoleto che non lascia scampo nel caso di ribaltamento. Ma succede anche con trattori moderni. Spesso le cause non sono dovute a leggerezze nella guida, ma alle instabilità del terreno provocate dalle condizioni climatiche. Terreno asciutto in superfice, ma bagnato in profondità, troppo duro a causa della siccità, ma anche in altre situazioni climatiche che non sto ad elencare. Il terreno prevalentemente collinare del nostro paese complica poi la situazione in modo drammatico. Una manovra sbagliata su un terreno in pendenza può risultare mortale. Tra l’altro tantissimi di questi lavoratori spariscono anche dalle statistiche delle morti sul lavoro e non vengono riconosciuti come tali.  Lo Stato non può essere indifferente verso queste Tragedie. Sono anni che avverto, come oggi il Primo Ministro, il Ministro del lavoro e e quello delle politiche Agricole di questa strage, ma mai se ne sono occupati. Lo Stato dovrebbe anche accertare lo stato di salute di chi guida questo mezzo mortale e incentivare l’acquisto di trattori nuovi, che comunque sono moto meno pericolosi. Ma dovrebbe fare anche una campagna informativa sulle pericolosità del trattore. Muoiono schiacciati dal trattore lavoratori di tutte le età: diversi con un’età superiore ai 65 anni. Chi guida questo mezzo dev’essere in un ottimo stato di salute e avere i riflessi pronti. Lancio un appello ai familiari di queste potenziali vittime. Se volete bene al vostro caro mettetelo al corrente del pericolo che corre. Se volete bene a vostro marito, padre, nonno, ma anche a vostro figlio/a accertatevi del suo stato di salute. Piangere dopo non serve a niente. Amici di Facebook che a centinaia, a volte a migliaia che ogni giorno visitate l’Osservatorio, datemi una mano a far conoscere questa carneficina. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro. http://cadutisullavoro.blogspot.it

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