16 gennaio 2017 La calma prima della
strage. Tra circa un mese ricomincerà una strage della quale tutti si
dimenticano. Lancio l’appello a tutte le
persone di buona volontà: salviamo la vita ai nostri agricoltori che muoiono
numerosissimi schiacciati dal trattore. Una strage provocata dall’indifferenza.
Ogni anno muoiono un numero spaventoso
gli agricoltori schiacciati dal trattore. Sono stati 156 nel 2014, 136 nel 2015
e 141 nel 2016. Un morto su cinque sui LUOGHI DI LAVORO ogni anno muore per
infortunio sul lavoro in modo atroce a causa di questo mezzo. Un mezzo spesso
obsoleto che non lascia scampo nel caso di ribaltamento. Ma succede anche con
trattori moderni. Spesso le cause non sono dovute a leggerezze nella guida, ma
alle instabilità del terreno provocate dalle condizioni climatiche. Terreno
asciutto in superfice, ma bagnato in profondità, troppo duro a causa della
siccità, ma anche in altre situazioni climatiche che non sto ad elencare. Il
terreno prevalentemente collinare del nostro paese complica poi la situazione
in modo drammatico. Una manovra sbagliata su un terreno in pendenza può
risultare mortale. Tra l’altro tantissimi di questi lavoratori spariscono anche
dalle statistiche delle morti sul lavoro e non vengono riconosciuti come
tali. Lo Stato non può essere
indifferente verso queste Tragedie. Sono anni che avverto, come oggi il Primo
Ministro, il Ministro del lavoro e e quello delle politiche Agricole di questa
strage, ma mai se ne sono occupati. Lo Stato dovrebbe anche accertare lo stato
di salute di chi guida questo mezzo mortale e incentivare l’acquisto di
trattori nuovi, che comunque sono moto meno pericolosi. Ma dovrebbe fare anche
una campagna informativa sulle pericolosità del trattore. Muoiono schiacciati
dal trattore lavoratori di tutte le età: diversi con un’età superiore ai 65
anni. Chi guida questo mezzo dev’essere in un ottimo stato di salute e avere i
riflessi pronti. Lancio un appello ai familiari di queste potenziali vittime.
Se volete bene al vostro caro mettetelo al corrente del pericolo che corre. Se
volete bene a vostro marito, padre, nonno, ma anche a vostro figlio/a
accertatevi del suo stato di salute. Piangere dopo non serve a niente. Amici di
Facebook che a centinaia, a volte a migliaia che ogni giorno visitate
l’Osservatorio, datemi una mano a far conoscere questa carneficina. Carlo
Soricelli curatore dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro. http://cadutisullavoro.blogspot.it
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