Cari
Senatori Barozzino e Casson e Onorevole Airaudo. Cari giornalisti
Ruffini e Fulloni. Per piacere occupatevene. Andate a verificare se è
vero che questa famiglia è stata risarcita. Sono in Romania i familiari
di Mihai. Ma l'INAIL è a Roma. Leggete questa vicenda così ben
raccontata da Fulloni. Avrete gli occhi lucidi come me. Se si ha ancora
il cuore nel petto, e in tantissimi l'abbiamo ancora. Una storia
terrificante e maledetta, ma non isolata. Morti sul lavoro che camminano
e vanno in altri luoghi ce ne sono tanti e che spariscono da ogni
statistica. Noi dell'Osservatorio ne avevamo parlato già nel 2012 di
questo lavoratore romeno. Che storia allucinante. L'INAIL dimostri che
quello che ha detto è vero. Che riconosce questo lavoratore come un
morto per infortunio sul lavoro, anche se in nero e che la sua famiglia è
tutelata economicamente. Che la sta sostenendo. I nostri bravi
giornalisti come Fulloni e Ruffini chiedano all'INAIL se lo stanno
facendo, lo chiedano anche i nostri senatori e deputati che hanno
presentato il DDL per il reato di "Omincidio sul Lavoro". L'Inail
nell'inchiesta di Marco Ruffini per Repubblica ha detto che anche i
lavoratori in nero vengono risarciti. Noi in Italia abbiamo grandi
giornalisti e grande stampa che appureranno se è vero. Mihaii ci
batteremo tutti per te e per la tua famiglia e per i tuoi diritti.
Stanne sicuro. Così potrai riposare in pace. Un grazie da tutti gli
italiani ai carabinieri e a tutte le Forze dell'Ordine che mai si sono
rassegnate ad avere un corpo straziato e mangiato dagli animali senza
sapere di chi fosse. Un grande ringraziamento anche alla magistratura
che senza risorse fa miracoli.
Il
manovale rumeno, lavoratore in nero, perse la vita nel 2009 cadendo da
un ponteggio. I datori di lavoro fecero sparire il corpo, rimasto per
quattro anni senza…
corriere.it|Di Alessandro Fulloni
Nessun commento:
Posta un commento