lunedì 13 febbraio 2017

Cari Senatori Barozzino e Casson e Onorevole Airaudo. Cari giornalisti Ruffini e Fulloni. Per piacere occupatevene. Andate a verificare se è vero che questa famiglia è stata risarcita. Sono in Romania i familiari di Mihai. Ma l'INAIL è a Roma. Leggete questa vicenda così ben raccontata da Fulloni. Avrete gli occhi lucidi come me. Se si ha ancora il cuore nel petto, e in tantissimi l'abbiamo ancora. Una storia terrificante e maledetta, ma non isolata. Morti sul lavoro che camminano e vanno in altri luoghi ce ne sono tanti e che spariscono da ogni statistica. Noi dell'Osservatorio ne avevamo parlato già nel 2012 di questo lavoratore romeno. Che storia allucinante. L'INAIL dimostri che quello che ha detto è vero. Che riconosce questo lavoratore come un morto per infortunio sul lavoro, anche se in nero e che la sua famiglia è tutelata economicamente. Che la sta sostenendo. I nostri bravi giornalisti come Fulloni e Ruffini chiedano all'INAIL se lo stanno facendo, lo chiedano anche i nostri senatori e deputati che hanno presentato il DDL per il reato di "Omincidio sul Lavoro". L'Inail nell'inchiesta di Marco Ruffini per Repubblica ha detto che anche i lavoratori in nero vengono risarciti. Noi in Italia abbiamo grandi giornalisti e grande stampa che appureranno se è vero. Mihaii ci batteremo tutti per te e per la tua famiglia e per i tuoi diritti. Stanne sicuro. Così potrai riposare in pace. Un grazie da tutti gli italiani ai carabinieri e a tutte le Forze dell'Ordine che mai si sono rassegnate ad avere un corpo straziato e mangiato dagli animali senza sapere di chi fosse. Un grande ringraziamento anche alla magistratura che senza risorse fa miracoli.
Il manovale rumeno, lavoratore in nero, perse la vita nel 2009 cadendo da un ponteggio. I datori di lavoro fecero sparire il corpo, rimasto per quattro anni senza…
corriere.it|Di Alessandro Fulloni

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