Superati ieri 19 giugno i 700 morti complessivi nel 2025 Questo se si contano tutti i lavoratori, non solo quelli coperti da INAIL.Le cause politiche e normative dell'aumento • Jobs Act: dall’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (2015), l’aumento dei morti sul lavoro è stato del 43%. +15% con la Legge Salvini degli appalti a cascata del 2023 •
Superati ieri 19 giugno i 700 morti complessivi nel 2025 Questo se si contano tutti i lavoratori, non solo quelli coperti da INAIL.Le cause politiche e normative dell'aumento • Jobs Act: dall’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (2015), l’aumento dei morti sul lavoro è stato del 43%. +15% con la Legge Salvini degli appalti a cascata del 2023 •
domenica 26 febbraio 2017
I guidatori di trattori sono morti che camminano.
Fermiamo la strage che è ricominciata. Proprio ieri la morte di Augusto Farinotti nel parmense che è stato schiacciato dal trattore. Sono già 10 i morti provocati da questo mezzo dall’inizio dell’anno (95 complessivi sui luoghi di lavoro). E ora, chi come me che monitora con l’Osservatorio Indipendente di Bologna i morti sul lavoro guarda con preoccupazione l’arrivo del cielo sereno e della primavera che farà aumentare in modo esponenziale queste morti. Chi dovrebbe occuparsene come i Ministri delle Politiche Agricole e del lavoro non lo fa. Ma tu che hai un amico, un padre, un fratello, un marito, uno zio che guida questo mezzo digli che la prossima vittima potrebbe essere lui. Di non fidarsi del terreno che sembra asciutto in superfice che può nascondere cedimenti del mezzo in caso di manovra in un terreno in pendenza. Di allacciarsi le cinture. Di chiudere le cabine se il mezzo l’ha in dotazione. Di non salire e lavorare su questo mezzo mortale se non si è in un ottimo stato di salute. Sono già 10 quest’anno, sono stati 141 nel 2016, 136 nel 2015, 156 nel 2014. Una strage inarrestabile che vede la politica che se ne frega se pur avvertita per tempo come sto facendo oggi. Insomma non rimaniamo indifferenti. Se ne fregano loro noi no. Noi conserviamo ancora l’umanità che in tanti hanno smarrito in queste nostro povero Paese.
Carlo Soricelli curatore dell'osservatorio Indipendente di Boogna morti sul lavoro http://caddutisullavoro.blogspot.it
Nessun commento:
Posta un commento