lunedì 9 ottobre 2017

Si alza il coro di scandalizzati perchè oggi sono morti 4 lavoratori, mentre è uno stillicidio giornaliero. Tra l'altro un terzo dei lavoratori morti sul lavoro spariscono dalle statistiche, Che fine fanno gli altri? Resuscitano ovviamente. Questa mattina del 9 ottobre sono morti a Naro di Agrigento due lavoratori cadendo in una cisterna di una diga. A Torino Mirafiori è morto un manovratore della ditta Villanava. Un operaio è morto in provincia di Ascoli Piceno cadendo da un silos

Sono diventati 4 i lavoratori morti in questa giornata. Ai due operai siciliani si sono aggiunti altri due morti; a Torino Mirafiori è morto un manovratore, nella provincia di Ascoli Piceno un operaio di 60 anni è caduto in un silos. Purtroppo sapevo che a breve ci sarebbero state delle morti collettive sul lavoro.  Guardando le statistiche  di dieci anni di monitoraggio sapevo che sarebbe stato inevitabile. E questo lavoro serio devo farlo io che sono un volontario mentre le istituzioni se ne fregano? Già la settimana scorso, come avevo già fatto in passato,  volevo lanciare l'allarme, anche ieri ho avuto la tentazione di scriverlo. Ma poi dove si sarebbe verificata la tragedia collettiva?  E' possibile anche prevedere quali sono i giorni più a rischio in edilizia e agricoltura e per chi svolge il lavoro all'aperto. Ma purtroppo non si riesca a scalfire l'indifferenza che c'è nella politica, e non solo, per queste tragedie. Tutti gli italiani sanno, e anche per merito di questo Osservatorio, che le morti sul lavoro sono molte di più di quelle che diffonde l'INAIL, ma anche ieri l'ANMIL, che collabora con l'INAIL prende per buoni questo numero di morti, pur sapendo anche loro che quello che scriviamo è vero.  Tra l'altro, anche se sono parziali, quelle diffuse sono solo denunce,  e una buona parte di queste ogni anno non verranno riconosciute come tali da l'INAIL. Ormai sfioriamo a oggi i 1100 morti complessivi dall'inizio dell'anno Ma i politici fanno finta di credere che i morti calano da decenni, i media prendono per buono questo calo, ma sanno anche loro che non è vero. tra l'altro anche l'anno scorso in questo periodo era stato dato l'allarme "Aumentano i morti sul lavoro". Poi nessuno va a vedere che nei primi mesi dell'anno dopo, quando diffondono le morti per infortunio riconosciute come tali  un terzo delle denunce non vengono riconosciute.   Quando ci sarà il risveglio delle coscienze della nostra classe dirigente e dei partiti politici informati mensilmente da questo Osservatorio che i morti aumentano ogni anno? Ma tiriamo avanti  e continuiamo a fare il nostro lavoro volontario, che contraiamente a altri non ha nessun interesse da difendere.
NARO (AGRIGENTO) -I due poveri lavoratori di cui non si conosce ancora l'identità 
stavano effettuando lavori all'interno di una cisterna e sono precipitati da un'altezza di venti metri all'interno del serbatoio. Secondo le prime ricostruzioni avrebbe ceduto la catena che reggeva il cestello dove si trovavano i due poveri operai.
Ma ameno voi che dovreste occuparvene seriamente e non lo fate state in silenzio. Mi riferisco a politici, sindacalisti, giornalisti di stampa, televisioni e del web. che si occupano di queste tragedie solo quando ci sono morti collettive, mentre è uno stillicidio giornaliero, tra l'altro un terzo dei lavoratori morti per infortunio spariscono ogni anno da tutte le statistiche. Non appaiono quindi non sono morti. Fanno il miracolo di resuscitare, così fanno la gioia dei propri cari.

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