Ma come si fa a non arrabbiarsi.
Vite spezzate che con un po’ più di impegno si potevano salvare. È stata dichiarata la morte cerebrale per il quarto
operaio Giancarlo barbieri coinvolto nella strage di Milano, era rimasto intossicato ed era ricoverato in
condizioni gravissime al San Raffaele.
Luca Lecci l'operaio
19enne morto nel bresciano era il figlio del titolare. pensate che un
padre non cerca di proteggere la vita di suo figlio? Che non morirebbe al suo posto? Il povero Luca è rimasto impigliato con una manica nel tornio. E le protezioni
che erano già obbligatorie trent'anni fa? Occorre che lo Stato riveda tutte le
normative sulla sicurezza, che siano più stringenti. in questi anni è stata
"alleggerita" da quelli che si sono succeduti al governo del Paese. E questo perché
è passato il messaggio, non vero, che le morti sul lavoro calavano. Ma io che
le monitoro da dieci anni, con documenti alla mano posso dire con certezza che
non è vero, che il numero di morti sui LUOGHI DI LAVORO, escluso l'itinere è lo
stesso. Se il povero giovane moriva a distanza dalla tragedia di Milano nessun
giornale e televisioni ne avrebbe parlato. Dal 16, gennaio a oggi alle ore 18
(occorre metterci anche l’ora), i morti sui LUOGHI DI LAVORO sono stati otto.
Gli altri chi sono? Cercateli come faccio io che della vita di chi lavora mi
preoccupo. Tragedie quelle delle morti
sul lavoro per dieci anni ignorate perchè era una voce crtica che il "potere" non poteva e voleva ascoltare.
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