MORTO SUL LAVORO-MESSO IN REGOLA DOPO IL DECESSO -NESSUN RISARCIMENTO !
SEDICO -( Belluno ) Il pianto e la disperazione della madre di Pietro Fanfoni, il 49enne ucciso il 10 aprile 2015 a Villiago colpito da un albero mentre lavorava con altri colleghi, sono risuonati in tribunale al termine dell'udienza che ha fissato un nuovo rinvio per il processo a carico di Gianvittore Zucco, il 41enne di Fonzaso, accusato di omicidio colposo nella sua veste di titolare dell'impresa presso la quale lavorava Fanfoni.
Si torna in aula a fine novembre, precisamente il 23, per sentire i primi testi. La donna, ormai ottantenne, teme di non avere vita abbastanza. Ma il colpo di scena è arrivato con il pronunciamento del giudice Enrica Marson che ha sollevato dalla responsabilità civile la ditta Slongo Grazianodi Santa Giustina. Insomma, anche sul piano di un eventuale risarcimento la strada è tutta in salita, se non sbarrata. La ditta Zucco, infatti, che aveva avuto in subappalto l'opera dalla Slongo, non aveva copertura assicurativa e Fanfoni non era in regola. Venne assunto solo il giorno dopo il suo decesso.( Il gazzettino )
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