mercoledì 17 gennaio 2018

Tre lavoratori morti nella scintillante Milano, eroismo tra i compagni di lavoro che hanno cercato di salvarli rischiando la vita. Pagine oscure per la nostra democrazia per pochi



Una notte insonne, come tante da quando ho aperto l’Osservatorio. Mia moglie mi vede con gli occhi umidi e me ne chiede le ragioni. Riesco a malapena a rispondere con la voce roca. Un viaggio a ritroso nel tempo, a dieci anni fa quando appresi della morte dei sette lavoratori della ThyssenKrupp di Torino e decisi di aprire l’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro. Dieci anni di sacrifici, di ore ore al giorno a passare a monitorare le morti sul lavoro inutilmente. Nessun risveglio delle coscienze. Da allora sono morti oltre 14000 lavoratori di cui oltre 6200 sui luoghi di lavoro. Dieci anni di monitoraggio ma nessun giornale e televisione che l’ha ricordato: eppure oltre 1500000 persone hanno visitato l’Osservatorio, sono stato intervistato nel passato da diversi giornali e televisioni. Ma perché questo silenzio sui 14000 morti? In questi ultimi anni è risultato evidente che il 10% degli italiani più ricchi che controllano direttamente o indirettamente i giornali e le televisioni non possono dare rilievo a notizie come queste, sarebbe come darsi una zappa sui piedi. Il Parlamento ha lavorato praticamente solo per loro: hanno lobby potentissime che ne tutelano gli interessi. E hanno fatto aumentare ancora di più la loro ricchezza. Ma i giornalisti, quelli che s’indignano se scrivi che sono per la stragrande maggioranza degli opportunisti? A parte quelli che se ne fregano, ma in realtà sono pochi.  La stragrande maggioranza si autocensurano: mica c’è bisogno che il “padrone”, che ha indirizzi politici ben precisi gli dice cosa vede scrivere. Fanno tutto da soli, occultano o fanno finta che non esistono notizie che possono dare fastidio ai “padroni”. I giornalisti sono come tutti gli altri lavoratori che sentono la dirigenza che li controlla, quasi tutti ovviamente: alcuni come Santo della Volpe hanno passato la vita a combattere anche contro i loro editori, che ci sono anche alla RAI: sono i Partiti Politici. Ho le prove di quello che dico, ne conosco tanti, so come ragionano e come si muovono. Ma almeno i parlamentare avrebbero dovuto fare il loro dovere: sono i rappresentanti del popolo. Non ignorare chi come me senza interessi di sorte ha denunciato cose che avrebbero dovuto farli saltare sulle sedie (meglio dire poltrone), Come scrivo a tutti che i morti sul lavoro sono molti di più per dieci anni e nessuno va a vedere se quello che scrivo è vero? Nessuno che abbia manifestato neppure “umana pietà” per queste stragi? Davvero pagine oscure in questi anni per la nostra democrazia, se si può chiamare così.

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