giovedì 1 febbraio 2018

31 gennaio da incubo con 7 morti e 63 a gennaio, che batte ogni record delle morti sul lavoro. La copertina fino a Marzo e alla Festa della Donna è dedicata a Lisa Picozzi ingegnere morta sul lavoro. Hanno chiuso gli occhi blu di Lisa, come ad altre centinaia di donne ogni anno.

Si è concluso un mese e un 31 gennaio da incubo, nella sola giornata di ieri hanno perso la vita 7 lavoratori e 63 nel mese di gennaio. È stato battuto ogni record mensili da quando dieci anni fa ho aperto l’Osservatorio Indipendente morti sul lavoro.  Oltre ai 5 morti che ho postato ieri, questa mattina abbiamo appreso di altri due lavoratori morti sul lavoro. Un giovane di 28 anni nel chietino ha perso la vita schiacciato dal trattore, è il terzo dall’inizio dell’anno e oltre 600 in questa legislatura, ma pochi mesi fa hanno rinviato per l’ennesima volta una legge europea del 2013 (si da quell’anno è stata continuamente rinviata da chi ci ha governato) che obbliga i Paesi membri a sottoporre una visita di idoneità alla guida di questa macchina della morte. Orribile morte anche di un operaio del cosentino che colpito da una fiammata in un sansificio a Rossano è spirato all’Ospedale Caldarelli di Napoli. Davvero triste come cittadino e come volontario vedere che la politica pensa a tutto, ma nessuno che parla di queste tragedie che portano il lutto in migliaia di famiglie ogni anno. Abbiamo cambiato la copertina dell’Osservatorio, la dedichiamo all’ingegnere Lisa Picozzi, morta per infortunio sul lavoro. Centinaia di donne muoiono sul lavoro ogni anno, anche la loro vita conta poco per la politica, che mai se ne occupa.

https://www.youtube.com/watch?v=O6VTOUTusv4



Nessun commento:

Posta un commento