venerdì 2 febbraio 2018

Non riconfermano l'unico senatore e delle due Camere che si è occupato in questa legislatura dei morti sul lavoro

Giovanni Barozzino e la Sinistra di LeU che mi fa venire l’orchite
Per me che sono il curatore dell’Osservatorio Indipendente morti sul lavoro, e anche come metalmeccanico in pensione, sentire che praticamente è stato fatto fuori da LeU il senatore operaio Giovanni Borozzino che era di SI mi fa venire l’orchite. Praticamente unico operaio in Parlamento, e tra l’altro l’unico del Senato che mi ha contattato e che si è interessato delle morti sul lavoro. È il senatore che ha tentato d’inserire, con un progetto di legge l’omicidio sul lavoro. Davvero desolante: è la sinistra che in larga parte si stacca dal PD, che ha firmato il jobs act e la Fornero. Davvero, un partito si può definirsi di sinistra, se non riconferma tra le sue file un senatore operaio che tra l’altro è l’unico che si è occupato concretamente d morti sul lavoro? Come può parlare di lavoratori, di precariato, di diritti dei più deboli un partito così? Elitario, è di questo che si tratta, di una sinistra radical chic. Quando era ancora in incubazione ero molto attratto da questa formazione, ho frequentato diversi siti e di personaggi di quest’area. Poi, li sento ridicolizzare Tomaso Montanari che chiedeva di mettere ai vertici di questo partito un operaio, un precario, un disoccupato, ecc insomma diceva Montanari che occorreva mandare un segnale forte di cambiamento.  Lo ridicolizzavano Montanari questi “sinistri” con commenti quali “così Montanari (gli operai considerati evidentemente dei coglioni che dovevano stare sotto la loro tutela) lo poteva manovrare come gli pareva. Ma suvvia, neppure vi vergognate? Poi vedi che il senatore operaio, che da questa intervista rilasciata alla Iena Operaia ne fa vedere lo spessore, la cultura, l’idealità, fa capire quanto l’Italia e la sinistra abbia bisogno di una classe dirigente che viene dal mondo del lavoro. Quando i lavoratori cominceranno a prendere coscienza e riprenderanno in mano direttamente il proprio destino e torneranno a fare politica verranno fuori, cento, mille Barozzino e allora non ce ne sarà più per nessuno di questi tartufai. Grazie Giovanni: ho un unico rimpianto, non averti potuto conoscere, nonostante i numerosi contatti. Quando come curatore dell’Osservatorio mi chiamasti al Senato per presentare il tuo progetto di legge sull’omicidio sul lavoro, mi venne la febbre a 40: avevo già i biglietti in tasca e non conoscere un vero “orgoglio” della classe operaia, mi è dispiaciuto molto. Informo i tanti di LeU, questi dirigenti che mettono da parte, offrendogli delle cose davvero incredibili, un senatore così bravo e che è stato dalla parte di chi lavora e praticamente da solo in questa legislatura a occuparsi di persone in carne e ossa, di lavoratori che muoiono sul lavoro come non mai, che i morti sui luoghi di lavoro sono stati nel mese di gennaio2018  ben 63, uno dei mesi più “tragici” da quando dieci anni aprii l’Osservatorio e tanti di voi per averli tempestati di mail sanno che non sono mai calati e sono molti di più di quelli che diffonde l’INAIL. Ma nessuno che si è mai interessato a questa tragedie che sono sempre dello stesso numero da quando nel 2008 ho aperto l’Osservatorio. Ma fatemi il piacere. Un abbraccio senatore operaio Giovanni Barozzino, LeU non ti merita.


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