La
tragedia di Piacenza, dove un bambino di 5 anni è morto schiacciato da un
trattore mi porta ad una serie di riflessioni. Si comprende molto bene dietro a
questa morte la crisi della politica e del PD che ha governato in questo ultimo
decennio. Dopo il primo anno di monitoraggio delle morti sul lavoro, il 2008,
mi ero accorto che c’era un grandissimo problema: un morto sui luoghi di lavoro
su cinque era provocato dal trattore. È stato così ogni anno. Centinaia di mail
a scongiurare chi ci governava di fare qualcosa, di affrontare il problema. L’INAIL
non monitorava queste morti, quindi questi lavoratori non erano morti.
Fantasmi. Neppure oggi nel conteggio dei morti non risultano in larga parte.
Arriva Renzi il “rottamatore” guardato con una certa simpatia, finalmente
arriva un giovane che spazza via la vecchia politica e porta aria nuova. Invece
era solo trasformismo, il vecchio potere si riciclava per nulla cambiare: le lobby
parlamentari trasversali in ogni partito continuavano a comandare. Si insediano
Renzi, Martina Poletti, era il febbraio 2014. Mando loro una mail scrivo come
curatore dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro “il governo
sarà giudicato da quello che farà”. Continuavo: c’è un’emergenza in questo
momento: con l’arrivo del bel tempo tra pochi giorni ricomincerà la strage di
agricoltori schiacciati dal trattore; fate qualcosa, almeno una campagna
informativa sulla pericolosità del mezzo, oltre che a mettere a disposizione
fondi per acquistare o mettere in Sicurezza i vecchi trattori. Eppure Renzi era
compulsivo, twittava su tutto, anche su cose banalissime. Niente, neppure degno
di una risposta da nessuno dei tre che ricordo: Renzi Primo ministro, Martina
ministro delle Politiche Agricole, Poletti ministro del lavoro. Tra l’altro
vedevo l’interesse in rete verso le tragedie delle morti sul lavoro: centinaia
di migliaia di cittadini italiani avevano visitato l’Osservatorio, consultavano
una fonte indipendente non legato al potere economico e politico. Scrivevo e mi
raccomandavo ogni anno: direi ogni mese con Report, che ricevevano anche
tantissimi parlamentari “sinistri”. Chi segue l’Osservatorio da tempo sa bene
delle mie innumerevoli mail, mi raccomandavo nei post di utilizzare tutti gli accorgimenti,
di non trasportare incautamente a bordo i bambini a bordo del
trattore, che morivano numerosissimi schiacciati anche loro da questo mezzo
mortale. Ma io non condanno questi genitori, che non sono informati: il
trattore è una macchina infernale che uccide, anche senza commettere nessun
errore. Ho anche scritto post e mail ai familiari: state attenti, non fate
salire su questo mezzo padre nonni, e anche giovani se non sono in un perfetto
stato di salute, il territorio collinare italiano soprattutto nelle mezze
stagioni inganna, apparentemente asciutto sopra, è bagnato e cedevole in
profondità e con il mezzo in manovra il terreno cede trascinando la vittima che
cade di lato con il trattore, oppure frontalmente. Niente, mai un segnale d’interesse da parte di
una sinistra degli apparati e degli interessi lobbistici. Anche da questi
aspetti fondamentali, che i lavoratori e la povera gente hanno punito il PD. Se
in un aspetto fondamentale come la Sicurezza sul lavoro il Governo che si dice di
“sinistra” non batte un colpo, ignora chi come me, senza nessun interesse fa volontariato
impegnando larga parte del suo tempo di pensionato, pur avendo grandi passioni,
come potete pensare che chi lavora vi voti ancora? Insomma, i morti sul lavoro
come metafora della crisi di questo partito che ha scelto di rappresentare i
più ricchi. Come non indignarsi nell’apprendere che una legge europea del 2003
(2003) obbligherebbe chi guida questo mezzo a sottoporsi ad un esame per la
guida, che viene per l’ennesima volta rinviata la primavera scorsa? Allora via verso altri lidi. E ho votato dopo
cinquant’anni un partito che non si considera di sinistra. Si può dire “se
questa è sinistra meglio scappare?” Si, e come me hanno pensato allo stesso
modo milioni e milioni di cittadini italiani. Caro papà che hai visto il tuo
piccolo morire in modo così tragico, io ti sono vicino, so che hai commesso una
leggerezza, ma se ti avessero informato della pericolosità di questo mezzo, se
ti avessero obbligato a sottoporti ad un esame per la guida di un trattore, se allesame ti avessero informato e studiato che tra le mani hai un mostro, di
sicuro non lo avresti fatto salire. C’è chi ha molte più responsabilità di te
per questa morte. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Indipendente di
Bologna morti sul lavoro
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