martedì 10 aprile 2018

Silenzio razzisti di casa nostra: i lavoratori merdionali muoiono in giro per l'Italia. Mai tanti morti da quando il 1° gennaio 2008 ho aperto l'Osservatorio: anche ieri 9 aprile 3 lavoratori sono morti sui luoghi di lavoro. operaio siciliano muore dopo due mesi di agonia

I lavoratori meridionali muoiono in giro per l'Italia. 10 aprile Continua senza sosta a salire il numero di morti sui LUOGHI DI LAVORO, una sequenza impressionante che lascia senza respiro per chi come me monitora queste tragedie da oltre dieci anni.
Anche ieri 3 morti sul lavoro. Un operaio siciliano Emanuele semplice ha perso la vita dopo due mesi di agonia: era al lavoro in trasferta in provincia di Reggio Calabria  quando è stato investito dallo scoppio di un compressore. H perso la vita anche un lavoratore di 44 anni d'origine campana che è morto cadendo da un traliccio in provincia di Vicenza: temo che sia un operaio di una ditta appaltatrice  che lavora nei servizi elettrici e non un dipendente diretto di ENEL, aveva solo 44 anni. Anche un autrasportatore ha perso la vita sull'A21; Davide Castellano aveva solo 38 anni. queste tre vittime sono unite da una specificità: tutti e tre sono morti in giro per l'Italia mentre lavoravano. I razzisti del nord dovrebbero solo vergognarsi quando additano come scansafatiche "che non aspettano altro che il reddito di cittadinanza così non lavorano. Ma la maggioranza dei morti sul lavoro sono meridionali e stranieri: insomma quelli che fanno i lavori meno sicuri e più faticosi. Siamo già a 176 morti sui luoghi di lavoro. praticamente dall'ultima morte multipla di Crotone (già 4 dall'inizio dell'anno), altri 16 lavoratori hanno perso la vita. Ma non fanno notizia perché muoiono singolarmente sul territorio italiano. Lorologio della morte corre impazzito

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