il Tribunale ha riconosciuto come “karoschi” (morte per eccesso di lavoro) il decesso di Antonio Mauceri, 61 anni, dipendente di Rete Ferroviaria Italiana, sottoposto per anni a turni massacranti, reperibilità continua e anche notturna. Si tratta del primo caso riconosciuto in Italia, un precedente destinato ad aprire la strada a molte altre situazioni: medici, infermieri, dirigenti, impiegati, Il bilancio complessivo del 2025 raggiunge oggi le 1292 vittime, di cui 926 sui luoghi di lavoro.
il Tribunale ha riconosciuto come “karoschi” (morte per eccesso di lavoro) il decesso di Antonio Mauceri, 61 anni, dipendente di Rete Ferroviaria Italiana, sottoposto per anni a turni massacranti, reperibilità continua e anche notturna. Si tratta del primo caso riconosciuto in Italia, un precedente destinato ad aprire la strada a molte altre situazioni: medici, infermieri, dirigenti, impiegati, Il bilancio complessivo del 2025 raggiunge oggi le 1292 vittime, di cui 926 sui luoghi di lavoro.
giovedì 14 giugno 2018
Sono sette i lavoratori morti per infortunio ieri il 13 giugno. Salvatore Lombardo muore a Sestri Levante in una nave in costruzione, era di una ditta in appalto, come quasi tutti i lavoratori che muoiono nelle grandi aziende.
Tutti siamo rimasti colpiti della morte di Salvatore Lombardo che è morto cadendo da un ponteggio da dieci metri mentre lavorava su un vano ascensore in una nave in costruzione. Ma il 13 giugno, i lavoratori morti in diverse parti d'Italia sono stati sette, del settimo c'è qualche dubbio, ma sta di fatto che l'escavatore era ribaltato, probabilmente come scrive la cronaca, ha perso il controllo per un malore. Sono morti in veneto, in Sicilia, al Brennero, in Piemonte, in Liguria e Puglia. Insomma un bello spaccato dell'Italia che se ne frega dei propri lavoratori
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