Dati aggiornati al 31 luglio 2025 Dall’inizio dell’anno sono morti 873 lavoratori, di cui 621 sui luoghi di lavoro (esclusi gli incidenti in itinere). Il ritmo delle morti è spaventoso: ogni 6 ore e pochi minuti un lavoratore perde la vita. Se si considerano solo i dati INAIL, che escludono migliaia di lavoratori non assicurati o assicurati con altri enti, le denunce (comprensive di itinere) al 30 maggio 2025 sono appena 389. Un’enorme sottostima della realtà.
Dati aggiornati al 31 luglio 2025 Dall’inizio dell’anno sono morti 873 lavoratori, di cui 621 sui luoghi di lavoro (esclusi gli incidenti in itinere). Il ritmo delle morti è spaventoso: ogni 6 ore e pochi minuti un lavoratore perde la vita. Se si considerano solo i dati INAIL, che escludono migliaia di lavoratori non assicurati o assicurati con altri enti, le denunce (comprensive di itinere) al 30 maggio 2025 sono appena 389. Un’enorme sottostima della realtà.
mercoledì 26 settembre 2018
Altri due morti anche oggi: Muore un rifugiato di 27 anni sbalzato dal trattore a Casina di Reggio Emilia. Muore un edile di 52 anni cadendo da un'impalcatura. Grande Commozione quando i familiari di Fabio Rossini ricordano il figlio morto per infortunio a soli 20 anni
Nessuno può lenire il dolore di un familiare che perde un figlio di vent'anni morto sul lavoro: grida il padre Roberto “Non vogliamo soldi, né vendetta, solo giustizia”: è questa, in sintesi, la testimonianza, del padre di Fabio Rossini, il cui figlio morì sul lavoro il 27 aprile del 2017 travolto da un carico di ferro all’Osmannoro. Rossini ha raccontato la tragedia al convegno sulla sicurezza sul lavoro organizzato da Cgil-Cisl-Uil a Firenze. “Niente può renderci nostro figlio ma come tutti vogliamo giustizia, vogliamo sapere perché sia potuta succedere una cosa del genere. Ancora oggi non sappiamo ancora come è andato esattamente l’incidente e soprattutto non abbiamo più avuto notizie dell’indagine e se e quando ci sarà il processo.
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