Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro
(i morti sul lavoro in tempo reale)
Report morti sul lavoro dal 1° gennaio al 30 settembre 2018
Al 30 settembre sono morti complessivamente 1055
lavoratori, compresi i morti sulle strade e in itinere. Di questi 552 sono i morti
sui luoghi di lavoro (tutti
registrati in apposite tabelle excel)
Erano sui luoghi di lavoro 506 il 30 settembre 2017
+8,4%. Erano 461 il 30 settembre 2008 anno d’apertura dell’Osservatorio + 16,5%
Chiediamo una Commissione
Parlamentare d’inchiesta per sapere il reale numero di morti per infortuni sul
lavoro in Italia che sono sempre sottostimati
Ben 68 i
morti schiacciati dal trattore dalla nascita del nuovo governo, e 120
dall’inizio dell’anno. Aspettiamo un intervento mirato dal Ministro Centinaio,
N.B i morti segnalati
nelle Regioni sono solo quelli sui LUOGHI DI LAVORO . Ricordo ancora una volta
che ce ne sono almeno altrettanti che muoiono sulle strade e in itinere nelle
province. Non sono conteggiati, oltre che i morti in itinere nelle province e regioni i morti sulle
autostrade
Morti sui luoghi di lavoro nelle province
italiane, esclusi dalle province i morti in autostrada e che lavoravano
all’estero
VENETO
56 Venezia (11), Belluno (2), Padova (4), Rovigo (3), Treviso (14),
Verona (16), Vicenza (6). Lombardia 47 Milano (10), Bergamo (4), Brescia (7), Como
(3), Cremona (3), Lecco (1), Lodi (1), Mantova (6), Monza Brianza (3), Pavia
(3), Sondrio (5), Varese () CAMPANIA 47 Napoli
(16), Avellino (4), Benevento (), Caserta (10), Salerno (16). EMILIA ROMAGNA 44 Bologna (5), Rimini (1).
Ferrara (8) Forlì Cesena (6) Modena (7) Parma (5) Ravenna (4) Reggio Emilia (2)
Piacenza (4) PIEMONTE 41Torino(19),
Alessandria (4), Asti (5), Biella (2), Cuneo (7), Novara (1),
Verbano-Cusio-Ossola (2) Vercelli (1)TOSCANA 41
Firenze (4), Arezzo (7), Grosseto (3), Livorno (4), Lucca (3), Massa
Carrara (5), Pisa (6), Pistoia (3), Siena (6) Prato (). SICILIA 30 Palermo (6), Agrigento (4),
Caltanissetta (3), Catania (5), Enna (3), Messina (4), Ragusa (2), Siracusa
(1), Trapani (2). LAZIO 26 Roma
(9), Viterbo (4) Frosinone (4) Latina (6) Rieti (3). CALABRIA 23 Catanzaro (5), Cosenza (8), Crotone (5), Reggio
Calabria (2) Vibo Valentia (3) PUGLIA 22 Bari
(4), BAT (1), Brindisi (1), Foggia (2), Lecce (3) Taranto (2) ABRUZZO 22 L'Aquila (7), Chieti (5), Pescara
(2) Teramo (7) LIGURIA 18 Genova (11),
Imperia (), La Spezia (4), Savona (3) SARDEGNA 11Cagliari (2), Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano
(), Nuoro (2), Ogliastra (), Olbia-Tempio (3), Oristano (1), Sassari (3).
Sulcis inglesiente TRENTINO ALTO ADIGE 11 Trento
(6), Bolzano (5) MARCHE 10 Ancona
(2), Macerata (1), Fermo (1), Pesaro-Urbino (), Ascoli Piceno (6). FRIULI VENEZIA GIULIA 10Trieste (), Gorizia
(1), Pordenone (2), Udine (6). UMBRIA 8Perugia
(4) Terni (4). BASILICATA 6 Potenza
(5) Matera (1) Molise 6Campobasso
(5), Isernia (1) .VALLE D’AOSTA( )
Report morti sul
lavoro nell’intero 2017
Nel
2017 dall’inizio dell’anno al 31 dicembre i morti sui luoghi di lavoro sono
stati 634, oltre 1350 con le morti per infortunio con i mezzi di trasporto.
Il 1° gennaio 2018
l’Osservatorio Indipendente morti sul lavoro ha compiuto 10 anni, da quell’anno
i morti per infortunio sul lavoro sono costanti, in molti anni addirittura
aumentati. E’ nato poche settimane dopo la strage alla Thyssenkrupp di Torino
ed è dedicato a quei 7 lavoratori morti in modo disumano.
Oltre 1.500.000 di
persone hanno visitato l’Osservatorio in questi dieci anni. Vi ringraziamo per
la vostra sensibilità.
Report morti sul
lavoro dal 1° gennaio al 31 dicembre 2017
Dall’inizio dell’anno
al 31 dicembre sono morti sui luoghi di lavoro 634 lavoratori: con i morti
sulle strade e in itinere con il mezzo di trasporto, si superano i 1400 morti
complessivi. Gli agricoltori schiacciati dal trattore sono come tutti gli anni
il 20% di tutti i morti sui luoghi di lavoro. L’agricoltura, come tutti gli
anni, supera abbondantemente il 30% di tutti i morti sul lavoro. Il 25% di
tutti i morti sui luoghi di lavoro hanno più di 60 anni. Gli edili superano il
20% di tutti i morti sul lavoro. La maggioranza di queste vittime cadono
dall’alto; dai tetti e dalle impalcature. Nelle aziende dove è presente il
sindacato le morti sono quasi inesistenti: le poche vittime nelle fabbriche che
superano i 15 dipendenti sono per la stragrande maggioranza lavoratori che
lavorano in aziende appaltatrici nell’azienda stessa: spesso manutentori degli
impianti. La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra
sessantenni. Anche il Jobs act per la possibilità di essere licenziati, senza
appello, ma solo con un po’ di denaro, rende i lavoratori licenziabili se si
oppongono a svolgere un lavoro pericoloso. Gli stranieri morti per infortunio,
sono oltre il 10% dall’inizio dell’anno, è così tutti gli anni. Il 30% dei
morti sul lavoro spariscono ogni anno dalle statistiche. Tra l’altro e in ogni
caso i morti sui luoghi di lavoro monitorati dall’Osservatorio sono sempre
molti di più di quelli monitorati dell’INAIL. Carlo Soricelli curatore
dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it
Aperto il 1° gennaio 2008 in memoria dei sette operai della Thyssenkrupp di
Torino morti poche settimane prima
Le morti verdi provocate dal trattore
Strage verde sui campi
sono
già 120 gli agricoltori schiacciati dal trattore nel 2018. Nel 2017 sono morti
schiacciati dal trattore 139 agricoltori, ma occorre aggiungerne tanti altri
che sono morti per essere stati trasportati a bordo (anche bambini) o per le
strade a causa di incidenti provocati da questo mezzo. Oltre 600 sono morti
nell’ultima legislatura e oltre 1400 da quando dieci anni fa è stato aperto
l’Osservatorio. Anche quest’anno più del 20% dei morti per infortuni su di
tutte le categorie sono provocate da questo mezzo. Assurdo che il Parlamento a
primavera 2017 ha rinviato per l’ennesima volta la legge europea che obbliga
chi giuda questo sterminatore di agricoltori a sottoporsi a un esame che ne
verifichi l’idoneità alla guida. Una legge del 2002. Occorrerebbe (ma lo
scriviamo da tanti anni senza nessun risultato) che chi ci governa faccia una
campagna informativa sulla pericolosità del mezzo. E chi di dovere metta a
disposizione forti incentivi per mettere in sicurezza i vecchi trattori.
Speriamo nel nuovo
Molte delle vittime
del terremoto in Emilia erano lavoratori rimasti schiacciati per il crollo dei
capannoni. Lo stesso terremoto che ha colpito l’Umbria e le Marche ha
evidenziato che i capannoni industriali in Italia sono per la maggior parte a
rischio sismico. E’ un miracolo che non ci siano stati morti nella cartiera a
Pioraco di Macerata. Il tetto è crollato nel cambio turno, nella fabbrica
stavano lavorando solo 20 persone che sono riuscite a scappare. L’intero tetto
della sala macchine è crollato. In questa fabbrica ci lavorano complessivamente
146 lavoratori e se fossero stati tutti all’interno ci sarebbe stata una
strage. E’ un miracolo, come nel terremoto in Emilia che pur provocando vittime
tra i lavoratori è capitato di notte e in orari dove nelle fabbriche ci
lavoravano pochissime persone. La maggioranza dei capannoni industriali in
Italia sono stati costruiti in anni dove non si teneva in nessun conto del
rischio sismico. Tantissimi di questi capannoni hanno le travi SOLO appoggiate
sulle colonne e nel caso di terremoti possono muoversi dall’appoggio e
crollare.
Se non si comincia a
farli mettere in sicurezza è a rischio la vita di chi ci lavora sotto, e
parliamo di milioni di lavoratori. Del resto con incentivi e detassazioni si
potrebbero mettere tutti in sicurezza con una spesa non eccessivamente alta.
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