Dati aggiornati al 31 luglio 2025 Dall’inizio dell’anno sono morti 873 lavoratori, di cui 621 sui luoghi di lavoro (esclusi gli incidenti in itinere). Il ritmo delle morti è spaventoso: ogni 6 ore e pochi minuti un lavoratore perde la vita. Se si considerano solo i dati INAIL, che escludono migliaia di lavoratori non assicurati o assicurati con altri enti, le denunce (comprensive di itinere) al 30 maggio 2025 sono appena 389. Un’enorme sottostima della realtà.
Dati aggiornati al 31 luglio 2025 Dall’inizio dell’anno sono morti 873 lavoratori, di cui 621 sui luoghi di lavoro (esclusi gli incidenti in itinere). Il ritmo delle morti è spaventoso: ogni 6 ore e pochi minuti un lavoratore perde la vita. Se si considerano solo i dati INAIL, che escludono migliaia di lavoratori non assicurati o assicurati con altri enti, le denunce (comprensive di itinere) al 30 maggio 2025 sono appena 389. Un’enorme sottostima della realtà.
mercoledì 5 dicembre 2018
Altri tre morti sui luoghi di lavoro il 5 dicembre. UN NUMERO DI MORTI MAI VISTO IN 11 ANNI DI MONITORAGGIO E IL 2018 NON E' ANCORA FINITO
Un piccolo imprenditore Gianluca Ramponi è morto in provincia di Bergamo cadendo da un lucernario mentre lavorava sul tetto.
Perde la vita anche l'ennesimo guidatore di trattori: Primolino Orlengo è morto schiacciato da questo mezzo in provincia di Imperia. Anche gli schiacciati da questo mezzo superano quelli dell'intero 2017. E la politica tutta continua a fregarsene di questa strage.
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