Osservatorio
Indipendente di Bologna morti sul lavoro
Report morti sul lavoro nei primi tre mesi del
2019
Si conclude anche marzo, con un incremento delle morti sui
luoghi di lavoro nei primi tre mesi del 2019 del 3,9% rispetto allo stesso periodo
del 2018. Ma se guardiamo il 2008, anno d’apertura dell’Osservatorio l’aumento
è del 16,7%. Quando parlano di cali delle morti sui luoghi di lavoro non
credeteci, è solo propaganda per giustificare i miliardi di euro spesi per la
Sicurezza senza risultati.
Il mese di marzo si conclude con la morte di due agricoltori
schiacciati dal trattore nelle province di Roma e di Avellino (due di questi
con la motozappa), avevano solo 40 e 50 anni. Ma vogliamo dedicare questo
Report ai due bambini di soli tre anni e 18 mesi travolti dal trattore: Eric
aveva solo 18 mesi e Silvano 3 anni (nella foto). Se può consolare il nonno,
sappia che gli italiani, quelli più sensibili sanno che si potrebbe fare tanto
per i vecchi trattori, ma che mai non hanno fatto niente per rinnovare il parco
trattori seppur avvertiti di questa strage con migliaia di mail e denunciato in
trasmissioni televisive come Fuori TG di Rosaria De Medici. Da 11 anni ci
battiamo con l’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro contro questa
carneficina che con un po’ di buona volontà da parte della politica si potrebbe
dimezzare, ma mai abbiamo visto l’interesse della politica e dei ministri delle
Politiche Agricole che si sono succeduti. Sono già 22 i morti schiacciati dal
trattore in soli 3 mesi, 120 dalla nascita del nuovo governo a giugno 2018.
Sono oltre 1500 i lavoratori schiacciati da questo mezzo mortale da quando il
1° gennaio 2008 ho aperto l’Osservatorio, poi occorre aggiungere anche i morti
innocenti come questi due bambini e tanti altri in incidenti stradali. La
politica è dal 2002 che non approva in Parlamento una legge europea dove chi
guida questo mezzo mortale a sottoporsi a un esame per il rilascio di un
patentino. Qui c’è bisogno dell’applicazioni delle leggi emesse dal Parlamento
Europeo. Più Europa, altro che
sovranismo se si hanno di questi risultati. Una vergogna.
È la provincia di Roma che ha quest’anno un incredibile
numero di morti sul lavoro, seguono le altre come specchietto
Roma
|
11
|
Torino
|
6
|
Caserta
|
6
|
Palermo
|
5
|
Verona
|
5
|
Cuneo
|
4
|
Pisa
|
4
|
Monza
|
4
|
Vicenza
|
4
|
È la Lombardia che ha con 18 morti il numero più alto di
morti sul lavoro, segue il Lazio con 17. Gli stranieri morti per infortuni sui
luoghi di lavoro sono il 15% del totale. Sono il 29% gli ultrasessantenni che
hanno perso la vita lavorando. Molti sono agricoltori schiacciati dal trattore,
ma anche artigiani e lavoratori di ogni categoria che lavorano ancora in tarda
età, grazie a leggi fatte appositamente per non farli andare in pensione. È
sempre l’agricoltura la categoria con più morti sui luoghi di lavoro col 24% a
registrare il più alto numero di morti sui luoghi di lavoro. Segue l’edilizia
con il 13,5%, un numero sempre alto di morti sul lavoro, ma con un calo
significativo, per ora, quest’anno muoiono meno lavoratori per cadute dall’alto.
L’autotrasporto (di tutte le categorie) ha l’8,3% sul totale. L’industria,
tutta l’industria (escluse aziende artigiane) il 6,4%. In questo momento i
primi tre mesi del 2019 segnano un numero di morti sui luoghi di lavoro mai
raggiunto in questi 12 anni di monitoraggio. Concludo questo Report ricordando
che questi sono SOLO i morti sui luoghi di lavoro, almeno altrettanti muoiono sulle
strade e in itinere. Voglio lanciare un appello in vista delle prossime
elezioni europee. Europa salvaci tu, vogliono più sovranità europea, ma se i
risultati in Italia sono questi che Dio ci aiuti. Ma temo che anche Lassù si
sono dimenticati di chi lavora. Carlo Soricelli ideatore e curatore
dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro.
http://cadutisullavoro.blogspot.it
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