martedì 28 maggio 2019

Finalmente sono passate le elezioni, e chissà se ora trovano il tempo di occuparsi della strage di lavoratori.

Hanno trovato il tempo di parlare di tutto, di terrorizzare i vecchi italiani dell'invasione di neri, sporchi e cattivi, ma della vita di chi lavora no. ora le elezioni sono finite: Cinque Stelle ha pagato la sudditanza culturale alla Lega di Salvini, al quale Renzi ha dato due formidabili motivi per fare il pieno alle elezioni: la gestione folle dell'immigrazione di quando era Primo Ministro, scaricando sui quartieri popolari italiani il problema e aver impedito un accordo con Cinque Stelle per il Governo del Paese, buttando tra le braccia di Salvini Di Maio. Davvero un bel risultato. Intanto chi lavora continua a morire, senza che facciano qualcosa per arginare queste tragedie. Di Maio per essere Ministro del Lavoro e Centinaio come Ministro delle Politiche Agricole per avere oltre il 30% di tutti i morti sui LUOGHI DI LAVORO nel suo comparto. Ma temo che tutto continuerà come prima. Purtroppo nel Parlamento non c'è nessuna forza che sia senza se e senza ma dalla parte dei lavoratori: tutti vogliono rappresentare tutto, con il risultato che a pagare col proprio sangue e con i diritti economici e sociali solo ed esclusivamente i lavoratori: La flax tax favorisce solo i ricchi se l'aliquota è uguale tra un lavoratore e un riccone e si vuole portarla al 15% per tutti, per farla toglieranno risorse a ospedali, scuole, trasporti ecc..mentre i ricchi si faranno curare in cliniche private e porteranno i loro figli in scuole elitarie. Basta guardare come funziona negli Sati Uniti per rendersene conto.  L'autonomia regionale sarà a favore solo del Lombardo Veneto a scapito delle altre regioni. Insomma sempre peggio, ma Cinque Stelle si suiciderà se continua a governare con la Lega. Io guardo la Politica come curatore dell'Osservatorio e ho visto l'indifferenza di tutti verso questo flagello che sono le morti sul lavoro: la guardo anche come artista sociale e vedo la sudditanza culturale che c'è da parte degli artisti, dei mercanti e dei galleristi che utilizzano anche le strutture pubbliche per i propri interessi e quelli delle classi dominanti, Musei e mostre piene di stupidita' che hanno fatto allontanare I ceti meno abbienti dalle arti.  Se l'arte tornerà a rappresentare il sociale, come è sempre stato fatto nel corso della storia, ci sarà la speranza di cambiamento anche per chi lavora. Ma ci vogliono anche intellettuali veri, non falsi progressisti che poi curano solo i propri interessi: l'elenco è sterminato. Ma ora gira così e alla mia età nutro poche speranze di vedere un Paese migliore e solidale. Carlo Soricelli le due opere: "I mostri del razzismo" del 1997 e Che Guevara pranico donato al fratello del Che.

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